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Ucciso a Teheran il capo di Hamas, Ismail Haniyeh. "Atto codardo". L'Iran: "Israele sarà punito". Blinken: "Ora urge la tregua"

La sua residenza colpita da un razzo, uccisa anche una guardia del corpo. "Grave escalation che non raggiungerà i suoi obiettivi", protesta il movimento islamista che governa la Striscia di Gaza. Abu Mazen parla di "atto codardo e pericoloso

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Erano le due di notte, ora locale, quando un razzo teleguidato è penetrato nella stanza di Ismail Haniyeh, il capo politico di Hamas, assassinandolo e uccidendo insieme a lui un uomo della scorta. Haniyeh era capo dell'ufficio politico di Hamas dal 2017 e viveva in esilio a Doha. In passaro era stato primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese, dal 2006 al 2007, e capo dell'amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017. Un'uccisione eccellente che pone una seria ipoteca sul rischio escalation nel teatro mediorientale. "Un atto codardo e uno sviluppo pericoloso", ha detto il presidente dell'Anp, Abu Mazen, che ha condannato l'uccisione, invitando "il popolo palestinese e le forze popolari all'unità, alla pazienza e alla fermezza di fronte all'occupazione israeliana". 

Gli Usa: subito il cessate il fuoco a Gaza

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha affermato che il cessate il fuoco a Gaza è "imperativo" dopo l'uccisione del capo di Hamas. Gli Stati Uniti non sono stati "informati" né "coinvolti" nell'assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, afferma Blinken. 

"L'assassinio del leader di Hamas rappresenta una grave escalation che non raggiungerà i suoi obiettivi", ha dichiarato il funzionario della fazione islamica Sami Abu Zuhri, citato dai media israeliani. "L'assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio" ha aggiunto Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas in una delle prime dichiarazioni. Intanto per domani le fazioni palestinesi invocano uno sciopero generale e manifestazioni di protesta nei Territori dopo l'assassinio del leader di Hamas.

Khamenei: "Israele subirà una punizione severa"

"Il regime sionista affronterà una dura punizione per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh": lo ha affermato la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, insediatosi nei giorni scorsi. Il leader palestinese si trovava a Teheran proprio per l'occasione. "Il regime sionista criminale e terrorista ha preparato il terreno per una dura punizione", ha aggiunto la Guida Suprema in un messaggio di condoglianze. "Consideriamo la vendetta e la ricerca del sangue di Haniyeh, che è stato ucciso nel territorio dell'Iran, come un nostro dovere". L'Iran sta tenendo una riunione di emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale presso la residenza del leader supremo, Ali Khamenei, "un evento che accade in circostanze straordinarie", ha scritto su X Iran international. 

Houthi: "L'assassinio di Haniyeh è un atroce crimine terroristico". "Prendere di mira Ismail Haniyeh è un atroce crimine terroristico e una flagrante violazione delle leggi e dei valori ideali": lo ha detto il capo del comitato rivoluzionario supremo dei ribelli Houthi dello Yemen, Mohammed Ali al-Houthi, commentando l'uccisione del leader di Hamas. Lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.

Riserbo ufficiale di Israele

Media: "Sulla morte di Haniyeh riserbo ufficiale di Israele". "Riserbo ufficiale in Israele, nessuna assunzione di responsabilità da parte del Governo e dall'Idf", in seguito all'uccisione del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh durante la notte a Teheran. Lo ha detto la Radio militare israeliana.

La tv di Stato iraniana riferisce che l'uccisione di Ismail Haniyeh ritarderà di diversi mesi l'accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi a Gaza e provocherà una rappresaglia da parte dei gruppi sostenuti dall'Iran nella regione. Lo riportano i media israeliani. Funzionari iraniani sottolineano che le dichiarazioni della televisione di Stato riflettono le opinioni del leader supremo Khamenei e del governo.

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