Trump e i palestinesi via da Gaza: "Vivrebbero meglio in un posto sicuro, l'Egitto è d'accordo"
Il presidente degli Stati Uniti annuncia una visita imminente di Netanyahu a Washington e insiste: "Ho parlato ieri sera con Al Sisi, l'ho aiutato molto e spero ci aiuti". I numeri della diaspora palestinese: quasi sei milioni vivono già nei campi profughi

Donald Trump torna sulle parole che aveva pronunciato qualche giorno fa, secondo cui i palestinesi dovrebbero essere trasferiti tra Giordania ed Egitto. I due Paesi tirati in ballo non l'hanno presa bene e hanno fatto recapitare al presidente statunitense la loro contraietà a qualunque soluzione di questo genere. Ma il tycoon non si scompone e resta sul pezzo.
"Vorrei che andassero in un'area dove possano vivere senza sconvolgimenti, né rivoluzioni e né violenza", ha detto Trump che tira così la volata a Benjamin Netanyahu le cui mire su Gaza, secondo molti analisti, sono chiare: cacciare i 2,142 milioni di palestinesi che vive nei 365 chilometri quadrati della Striscia, che verrebbe così annessa a Israele come gli chiede l'estrema destra che sostiene il suo governo. Due fonti confidenziali hanno detto ieri al Times of Israel che l'ufficio di Netanyahu sta pianificando un viaggio del premier domenica a Washington, dove incontrerà Trump all'inizio della settimana prima di tornare in Israele mercoledì. Il viaggio non è stato ancora finalizzato e dipenderà dalla salute di Netanyahu, che si sta riprendendo dall'operazione alla prostata, hanno detto le fonti.
"L'Egitto è d'accordo a prendersi metà di palestinesi"
"L'Egitto accetterebbe di prendersi parte dei gazawi traferiti dalla Striscia - ha detto mentre si trovava sull'Air Force One - me lo ha detto Abdel Fattah al-Sisi durante una conversazione telefonica ieri sera". Lo scrive il Jerusalem Post che riferisce che Trump ha parlato del dittatore egiziano come di un suo amico. Anche perché, stando a quanto dice lo statunitense, avrebbe un debito con lui. "L'ho aiutato molto e spero che ci aiuti. Penso che accoglierà i palestinesi da Gaza, e il re di Giordania farà lo stesso". Trump ne è convinto, ma fino a ora l'opposizione dei due Stati si è esplicitata abbastanza chiaramente.
Quasi 6 milioni di palestinesi vive già nei campi profughi
Ma in Giordania è già presente circa un milione e mezzo di palestinesi ai quali non è ancora stato riconosciuto il diritto al ritorno né nella Striscia, sotto stretto controllo stretto dell'esercito israeliano dal 2007, né in Cisgiordania di fatto sotto occupazione israeliana, dove le colonie ebraiche - attualmente circa 144 - avanzano senza sosta sottraendo territori, in barba a tutti i trattati internazionali. I palestinesi che vivono nei campi profughi sono circa 5,9 milioni che, secondo l'Unrwa (l'agenzia dell'Onu che si occupa dei profughi plaestinesi) sono in totale 58, compresi quelli presenti in Libano, Siria, Striscia di Gaza e Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. Si stima che circa 5,9 milioni di palestinesi viva nei Paesi arabi (44% del totale) e circa 700mila (5,5%) nel resto del mondo.
Trump: "Ne parlerò con Netanyahu quando verrà a Washington"
"Quando guardi la Striscia di Gaza, è un inferno da così tanti anni... Ci sono state varie civiltà su quella striscia. Non è iniziato ora. È iniziato migliaia di anni fa e c'è sempre stata violenza associata a questo. Potresti far vivere le persone in aree che sono molto più sicure e forse molto migliori e forse molto più comode", ha detto Trump ai cronisti, secondo Times of Israel. I giornalisti presenti sul volo hanno anche chiesto a Trump se quindi non credesse alla soluzione dei due Stati e lui ha evitato di rispondere direttamente, dicendo che discuterà la questione con il primo ministro Netanyahu quando verrà a Washington per incontrarlo "in un futuro non troppo lontano".
Intanto i gazawi cacciati dai loro territori a causa delle bombe stanno facendo ritrono nelle loro case per lo più devastate dalla furia militare di Netanyahu. Il controesodo verso il Nord della Striscia di centinaia di migliaia di persone sfollate è cronaca di queste ore.