Guerra in Ucraina, l'ultimatum di Trump a Putin. Il neo presidente rivoluziona gli USA
Al via una serie di azioni radicali: guerra dei dazi, uscita dall’Oms, retate contro migranti e grandi investimenti in IA

Donald Trump torna alla Casa Bianca e inaugura la sua presidenza con una serie di decisioni forti e controverse. Dalla guerra in Ucraina a quella dei dazi, dall’uscita dagli accordi internazionali come l’Oms e quello di Parigi sul clima, passando per retate anti-migranti e maxi-investimenti in intelligenza artificiale, il presidente dimostra di voler rivoluzionare l’assetto politico, economico e sociale degli Stati Uniti. Queste mosse stanno già provocando reazioni sia interne che globali.
L'ultimatum a Putin
"Se non ci sarà un accordo a breve sull'Ucraina con Mosca "non avrò altra scelta se non imporre più tasse, dazi e sanzioni su tutto quello che viene venduto dalla Russia negli Stati Uniti". Lo ha detto il neo presidente Trump rivolgendosi a Putin e parlando della guerra. "Non cerco di fare male alla Russia, mi piace il popolo russo e ho sempre avuto una relazione molto buona con il presidente Putin. Non dobbiamo dimenticarci che la Russia ci ha aiutato durante la Seconda guerra mondiale", ha scritto Trump su Truth. "Patteggia ora e metti fine a questa ridicola guerra", ha aggiunto ancora Trump rivolgendosi a Putin. "Se non ci sarà un accordo a breve non avrò altra scelta se non imporre nuove tasse, dazi e sanzioni su tutto quello venduto dalla Russia e vari altri Paesi partecipanti negli Stati Uniti. Facciamola finita con questa guerra, che non sarebbe mai iniziata se fossi stato presidente. Lo possiamo fare in modo semplice o in modo difficile. E' il momento di fare un accordo, non dovrebbero essere perse altre vite", ha concluso Trump.
La guerra dei dazi: Trump contro il Messico e il Canada
Tra le prime azioni di Trump c’è l’annuncio di possibili dazi al 25% contro Messico e Canada a partire dal 1° febbraio. Il presidente accusa i due paesi di squilibri commerciali e promette misure severe per proteggere l’economia americana. Il premier canadese Justin Trudeau ha risposto promettendo una reazione “rapida e proporzionata”, mentre la presidente messicana Claudia Sheinbaum ha chiesto un dialogo costruttivo.
Uscita dall’Oms e dall’accordo di Parigi
Trump ha ufficializzato il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), una decisione che potrebbe compromettere la lotta globale contro le pandemie. Contemporaneamente, ha abbandonato l’accordo di Parigi sul clima, sostenendo che questi impegni rappresentano un “fardello” per gli Stati Uniti. Le decisioni hanno scatenato critiche da parte della comunità internazionale e degli ambientalisti.
Retate anti-migranti: scuole e chiese non sono più zone sicure
Sul fronte interno, Trump ha autorizzato retate mirate contro i migranti irregolari, annullando le direttive che vietavano arresti in scuole, chiese e altre zone sensibili. “I criminali non potranno più nascondersi”, ha dichiarato il Dipartimento per la Sicurezza Interna. Questa misura, insieme alla dichiarazione di emergenza al confine con il Messico, prevede anche la ripresa della costruzione del muro.
Investimenti record in intelligenza artificiale
Nonostante le tensioni, Trump ha lanciato “Stargate,” una joint-venture con SoftBank, Oracle e OpenAI, destinata a investire fino a 500 miliardi di dollari in infrastrutture per l’intelligenza artificiale nei prossimi quattro anni. Il progetto promette di posizionare gli Stati Uniti come leader nel settore tecnologico globale, ma ha sollevato interrogativi sui conflitti di interesse.