Esercito israeliano attacca Jenin. Il leader di Hamas: "Per il Ramadan i palestinesi vadano alla Spianata delle Moschee"
Cautela sugli esiti dei colloqui in corso tra le parti in guerra in Palestina, domani Fatah e Hamas si incontreranno a Mosca. "C'è flessibilità nei colloqui"

Appena finito di respingere "ottimismo" di Joe Biden, per il quale l'accordo sulla tregua e il rilascio di ostaggi arriverà "entro la fine della settimana", si apprende che Hamas e Israele sembra non riescano a trovare la tregua. Ma se da una parte la Radio militare israeliana rende noto che il movimento estremista che governa Gaza avrebbe respinto l'accordo proposto da Tel Aviv, dall'altra è il leader Ismail Haniyeh a dire che c'è "flessibilità nei colloqui", a intendere forse che non ci sono posizioni troppo rigide e un margine di contrattazione si percepisce. Ma il leader di Hamas ha aggiunto che è "pronto a continuare a combattere". Nel discorso televisivo, Haniyeh ha anche invitato il cosiddetto "asse della resistenza" a intensificare i suoi attacchi. E aggiunge un appello ai palestinesi di Gerusalemme e della Cisgiordania di marciare verso la Spianata delle Moschee a Gerusalemme nel primo giorno di Ramadan, il prossimo 10/11 marzo. Lo riporta la Reuters citata da Haaretz.
Intanto l'esercito israeliano sta attaccando Jenin, in Cisgiordania. Lo riferisce l'agenzia russa Tass secondo cui Israele starebbe usando droni e armamenti pesanti.
Media: Fatah e Hamas si incontreranno domani a Mosca
I rappresentanti di Hamas e Fatah si incontreranno domani a Mosca per discutere della formazione di un governo palestinese unificato e della ricostruzione di Gaza. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando l'ambasciatore palestinese in Russia. La notizia dell'incontro è stata confermata, sempre alla Ria, anche dal viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov.
L'anticipazione della Radio militare israleiana senza fonte
L'emittente si baserebbe su un rapporto senza fonte. Nell'accordo era compreso un cessate il fuoco temporaneo e il rilascio degli ostaggi. Per Hamas, sempre secondo la Radio israeliana, si tratterebbe di un "documento sionista" che non va incontro alle richieste di Hamas di una fine della guerra, il pieno ritorno degli sfollati palestinesi nel nord della Striscia e consente la liberazione di pochi detenuti palestinesi di sicurezza in cambio degli ostaggi. Non c'è alcuna conferma in Israele alla notizia né altre fonti.
Fonti egiziane: "Accordo preliminare per un incontro"
Fonti diplomatiche egiziane citate dal network Al Quds - vicino ad Hamas - hanno riferito invece che c'è "un accordo preliminare" per tenere un incontro domenica prossima al Cairo per annunciare il cessate il fuoco, se verrà raggiunta un'intesa. Il quotidiano del Qatar Al-Arabi Al-Jadid - ripreso dai media israeliani - ha detto che c'è una intesa generale sul cessate il fuoco e lo scambio degli ostaggi ma "i dettagli sono ancora un ostacolo".
Haniyeh: i palestinesi vadano alla Spianata nel primo giorno del Ramadan
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh ha fatto appello ai palestinesi di Gerusalemme e della Cisgiordania di marciare verso la Spianata delle Moschee a Gerusalemme nel primo giorno di Ramadan, il prossimo 10/11 marzo. Lo riporta la Reuters citata da Haaretz.
Parenti degli ostaggi in marcia dal confine di Gaza a Gerusalemme. E' partita da Reim - uno dei kibbutz di confine con Gaza più colpiti dall'attacco di Hamas del 7 ottobre - la Marcia fino a Gerusalemme organizzata dalla famiglie degli oltre 130 ostaggi israeliani ancora in mano della fazione islamica. La Marcia - che si concluderà sabato prossimo - passerà attraverso alcuni dei luoghi dell'attacco di Hamas, compresa la cittadina di Sderot. A parteciparvi non sono solo i parenti dei rapiti ma anche diversi ex ostaggi. Tutti si auguranto che l'arrivo a Gerusalemme coincida con l'annuncio di un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi.