Golpe in Bolivia sventato, i militari smobilitano dopo la destituzione del generale ribelle: arrestato Zuniga
Il capo delle forze armate, Zuniga, è stato sostituito dal presidente Arce che invita la popolazione a "mantenere la calma". Il nuovo comandante ha fatto rientrare i soldati nelle caserme
I militari dispiegati nella piazza Murillo a La Paz, dove si affacciano i principali palazzi della democrazia boliviana, hanno smobilitato dopo l'arresto del generale Juan José Zuniga e la nomina del nuovo comandante dell'esercito, che ha chiesto a tutti di rientrare nelle caserme. "Salutiamo i militari che portano l'uniforme con orgoglio" diversi da quelli "che ripetono la storia cercando di fare un colpo di stato quando il popolo boliviano è sempre stato democratico", ha affermato il presidente boliviano, Luis Arce. "La nuova nomina dovrebbe placare gli appetiti incostituzionali", ha evidenziato, invitando la popolazione a "mantenere la calma".
Il vicepresidente della Bolivia, David Choquehuanca, aveva denunciato che era in corso un "colpo di stato" contro il governo di Luis Arce: "Denunciamo alla comunità internazionale che in Bolivia è in corso un colpo di stato contro il nostro governo democraticamente eletto", ha affermato Choquehuanca. Lo scrive l'Efe. L'ex presidente della Bolivia, Evo Morales, aveva denunciato su X che "un gruppo del Reggimento speciale di Challapata ha occupato la Piazza Murillo (antistante al palazzo di governo) e ha appostato franchi tiratori". "Questo significa che il colpo di Stato è stato preparato in anticipo", proseguiva il post di Morales che conclude con un appello al popolo a "difendere la Patria da alcuni gruppi militari che agiscono contro la democrazia".
Denunciamos que un Grupo del Regimiento Especial de Challapata "Mendez Arcos" tomaron la Plaza Murillo con francotiradores. Esto pareciera indicar que prepararon con anticipación el Golpe de Estado.
— Evo Morales Ayma (@evoespueblo) June 26, 2024
Pido al pueblo con vocación democracia a defender la Patria de algunos grupos…
Zuniga destituito dopo il tentato golpe
Zuniga - destituito dopo aver minacciato pubblicamente l'ex presidente Evo Morales - ha dichiarato che presto sarà nominato un nuovo governo perché "il Paese non può andare avanti così". Il generale è stato intervistato dalla stampa boliviana dopo che un centinaio di militari da lui guidati hanno fatto irruzione nella sede del governo a piazza Murillo, a La Paz. L'azione delle forze armate era stata poco prima definita 'irregolare' dal presidente Luis Alberto Arce. L'ex capo dello stato Morales ha invitato cittadini e movimenti politici a scendere in piazza. Dopo essersi allontanato dalla piazza, è stato arrestato dalla polizia per "tentato colpo di Stato".
La condanna dell'Osa
La segreteria generale dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa) "condanna nella forma più energica l'azione dell'esercito Boliviano" che deve immediatamente "sottomettersi all'autorità civile come previsto dalla carta democratica interamericana". Lo ha detto il presidente dell'Osa, Luis Almagro, intervenendo nel corso dell'Assemblea generale dell'organizzazione, in corso ad Assuncion in Paraguay. Almagro ha preso la parola immediatamente dopo esser stato informato della denuncia del presidente Luis Alberto Arce Catacora che su X ha riferito della presenza 'irregolare' di unità dell'esercito a piazza Murillo, davanti alla sede del governo. "Esprimiamo la nostra solidarietà al presidente Arce. La comunità internazionale, l'Osa e la segreteria generale dell'Osa non tollereranno nessuna forma di rottura dell'ordine costituzionale legittimo in Bolivia e in nessun altro luogo", ha concluso Almagro.