Lo strano caso della Gran Bretagna: ha il vaccino in casa, ma corre a comprare quello, molto più costoso, di Pfizer
Il medicinale di Cambridge è fatto in casa e costa solo 3-4 $ a dose. Ipotesi: un vaccino low cost per il Terzo Mondo
Chi arriva in treno a Cambridge, la famosa città universitaria inglese, non può fare a meno di notare un grandioso edificio appena si entra in città. E’ la sede di AstraZeneca, il colosso farmaceutico inglese. Due lunedì fa, la Big Pharma ha convocato una conferenza stampa all’ultimo secondo di primissima mattina: a sorpresa un annuncio urbi te orbi per un magnum Gaudium: anche gli inglesi hanno il loro vaccino. Dopo Pfizer e Moderna, arriva un terzo vaccino che rivendica un’efficacia del 90%: è il vaccino britannico, con una gamba italiana (una parte del vaccino è sviluppato anche a Pomezia).
Turbo ai mercati finanziari
E’ bastato l’annuncio per mettere il turbo ai mercati finanziari di tutto il mondo, anche se poi la stessa AstraZeneca è stata costretta a fare una mezza marcia indietro, ammettendo che c’è stato un errore nelle dosi usate per i test che c’è sta. Ma al di là dell’incidente di percorso, dovuto più alla fretta di dare l’annuncio e scatenare il media Hype, perché al di là della correzione il vaccino c’è ed è efficace, rimane il dato di fondo. La Regina ha il suo vaccino: grande successo per la Gran Bretagna, tra i pochi paesi al mondo ad avere in casa il medicinale anti-Covid.
Seconda notizia bomba
Passa nemmeno una settimana e dal Regno Unito arriva una seconda notizia-bomba: la Gran Bretgana è il primo paese in Europa e del mondo ad aver approvato il vaccino, dunque disponibile al commercio per il pubblico. Il premier Boris Johnson non si è fatto pregare due volte: il ministero della Salute ha subito ordinato le prime 200mila dosi da somministrare entro Natale ad anziani e persone a rischio (medici e infermieri in prima linea). Il record ha fatto scattare l’anima nazionalista britannica, peraltro mai sopita, con il Governo a suonare la grancassa della Brexit “profilattica”. Peccato, però, che il vaccino che UK è corsa ad approvare e a comprare non sia quello di AstraZeneca, come tutti si aspettavano e come orgoglio nazionale lascerebbe intuire. Ma è il vaccino tedesco-americano di Pfizer e BioNtech. Uno smacco per la Ue, che ancora attende l’autorizzazione per il medesimo farmaco. Il paese della Brexit batte Bruxelles.
E’ subito partita la propaganda europeista, un po’ puerile: gli inglesi, sporchi, brutti e cattivi che escono dall’Europa, hanno però bisogno del nostro vaccino. Ma qui la diatriba UE-UK è totalmente fuori luogo: primo perché il vaccino Pfizer-BioNtech è più americano che europeo (o meglio tedesco). Secondo, con la Brexit mica la Gran Bretagna vuole rinunciare a fare affari con l’Europa. Ma vistasi sorpassata a destra, la Ue l’ha buttata in “caciara”.
La vera anomalia
L’anomalia, semmai, un’altra: perché gli inglesi che hanno il vaccino in casa, vanno a comprarne un altro? Perché il Boris Johnson sovranista va a far guadagnare un’azienda straniera? Peraltro il vaccino britannico costa solo 3-4 dollari: è un farmaco low cost, quello che costa meno di tutti. Astrazeneca ha fatto la scelta di non voler fare profitti e lo vende al prezzo di costo. Ipotizzando l’acquisto di 50 milioni di dosi, un numero tale da coprire tutta la popolazione, il costo sarebbe di appena 200 milioni per il medicinale di Astrazeneca contro i quasi 2 miliardi della Pfizer. Il motivo, a prima vista, è che il vaccino Pfizer è già autorizzato e dunque pronto per essere distribuito prima di Natale, ci un effetto politico di popolarità enorme, mentre per quello casalingo di AstraZeneca bisognerà ancora aspettare.
Destinato al Terzo mondo
Ma la verità è un’altra: il vaccino discount di Cambridge, culla della scienza moderna dove Isaac Newton scoprì la forza di gravità, nell’idea del Governo non sarebbe destinato alla popolazioen inglese. Rumor tra i parlamentari Tory sussurrano che la fialetta anti Covid da 3 dollari è stata pensata per essere venduta ai paesi poveri. Il Terzo Mondo potrà avere il suo vaccino basso costo, senza doversi indebitare; Astra Zeneca non ci guadagnerà, cosa che apparirebbe immorale, ma ne guadagna in prestigio e reputazione.
Certo un vaccino destinato solo ai paesi poveri sviluppato nel cuore della Gran Bretagna rischia di attirarsi critiche di neo-colonialismo, ma chi potrebbe attaccare un paese che regala un medicinale salva-vita contro l’epidemia? Sarebbe una mossa geniale di Boris.