Sparatoria in una scuola in Finlandia, 12 enne apre il fuoco sui compagni: morto un coetaneo e altri due feriti
Arrestato il responsabile in un istituto di Vantaa, vicino Helsinki. Gli agenti hanno precisato che i feriti hanno la stessa età dell'aggressore
Un bambino di 12 anni è morto e altri due minorenni sono rimasti gravemente feriti in una sparatoria avvenuta in una scuola in Finlandia. A darne notizia la polizia, aggiungendo che è stato arrestato un altro bambino, anche lui 12enne. La sparatoria, secondo quanto riferito alla stampa dai genitori di alcuni alunni, è avvenuta in un'aula di una scuola a Vantaa, a nord della capitale Helsinki. La polizia ha invitato i residenti della zona a rimanere in casa. L'autore del gesto era scappato dopo la sparatoria, ma è stato arrestato sull'altra sponda di un fiume che bagna Vantaa, la quarta città più grande della Finlandia, circa 240.000 abitanti. Il bambino aveva ancora l'arma usata. Il primo ministro, Petteri Orpo ha parlato di avvenimento "sconvolgente".
La scuola Viertola a Vantaa, la quarta città più grande della Finlandia, ha circa 800 alunni e 90 dipendenti. La frequentano ragazzini tra i sette e i quindici anni. "Tutte le persone coinvolte nella sparatoria sono minorenni", ha confermato la polizia. I genitori degli alunni hanno raccontato che la sparatoria è avvenuta in un'aula. Un testimone ha riferito al giornale Iltalehti che gli spari sono riecheggiati anche nel cortile della scuola: "All'inizio non capivo che fosse un'arma. Poi si è sentito un urlo terribile e i bambini hanno attraversato di corsa il cortile". La polizia ha aggiunto che il ragazzino autore degli spari in un primo tempo è scappato ma è stato fermato poco dopo in "modo tranquillo" sull'altra sponda del fiume. Iltalehti ha pubblicato un video girato da un'auto di passaggio che mostra due agenti di polizia che bloccano un adolescente sul ciglio di una strada in una zona residenziale. Per ore la polizia ha tenuto tutti lontano dalla scuola, invitando le persone a restare in casa. Poi, intorno a mezzogiorno ora locale, ha fatto entrare i genitori che aspettavano fuori dalla scuola per recuperare i figli.
La polizia finlandese ha reso noto che il 12enne responsabile dell'omicidio a causa della sua giovane età non sarà trattenuto in custodia, ma sarà consegnato ai servizi sociali dopo essere stato interrogato. Uno studente della scuola ha raccontato che insieme ai suoi compagni di classe erano usciti all'istituto per seguire una lezione di educazione fisica quando gli insegnanti hanno detto loro di rientrare in fretta e di sedersi sul pavimento. "Penso di aver sentito uno o due spari, ma non ne sono sicuro", ha riferito il tredicenne. Un altro testimone ha raccontato che l'eco degli spari era percepibile anche nel cortile della scuola. "All'inizio non capivo che si trattasse di un'arma. Poi si è sentito un urlo raccapricciante mentre i bambini correvano fuori dall'edificio", ha aggiunto. Un gran numero di agenti di polizia, alcuni dei quali con indosso giubbotti antiproiettile e fucili alla mano, si sono radunati fuori dall'edificio scolastico dopo che è scattato l'allarme. I genitori degli studenti hanno detto ai giornalisti che la sparatoria è avvenuta in un'aula, mentre la polizia, da parte sua, non ha svelato alcun dettaglio su quanto è avvenuto.
Il premier Petteri Orpo si è detto "profondamente scioccato". La giornata è cominciata in modo "scioccante", ha dichiarato il ministro dell'Interno, Mari Rantanen, in un post su X. "Posso solo immaginare il dolore e la preoccupazione che molte famiglie stanno vivendo in questo momento". La polizia non ha fornito dettagli sulle condizioni dei feriti, ma ha preannunciato una conferenza stampa nel pomeriggio.
La Finlandia è stata teatro di due raccapriccianti sparatorie nelle scuole nei primi anni 2000: nel novembre 2007, un ragazzo di 18 anni apri' il fuoco in una scuola secondaria di Jokela, a circa 50 chilometri a nord di Helsinki, uccidendo il preside e l'infermiera insieme a sei alunni, prima di suicidarsi. L'anno successivo, nel settembre 2008, ci fu una sparatoria in una scuola professionale a Kauhajoki, compiuta dal 22enne Matti Juhani Saari, che causo' 11 vittime. Da allora, centinaia di scuole hanno ricevuto minacce di sparatorie, come documentato da un articolo pubblicato sul Journal of Scandinavian Studies in Criminology and Crime Prevention: l'articolo indicava i problemi di salute mentale come la ragione principale del fenomeno.