Spagna, vince la sinistra di Sanchez ma non c'è la maggioranza
Roma, 29 apr. (askanews) - Il partito socialista spagnolo di Pedro Sanchez vince le elezioni politiche, ma inizia il rebus delle alleanze, perché i 123 seggi conquistati con il 28,7% dei voti non bastano al premier uscente per governare. E non bastano neanche i 42 seggi dell'alleato Podemos. Sicuramente per governare Sanchez avrà bisogno anche del sostegno degli indipendentisti catalani e dei baschi.
Seconda notizia della giornata elettorale spagnola, oltre alla tenuta del fronte europeista, è l'ingresso, per la prima volta, dell'ultradestra di Vox, che non sfonda, ma ottiene il 10,3% con 24 seggi. Crollo, invece, dei Popolari (PP), che scendono da 137 a 66 seggi, quasi raggiunti da Ciudadanos (C's) con 57 seggi."Il partito socialista ha vinto. E con esso il futuro ha vinto e il passato ha perso", ha detto Sanchez rivendicando il successo, anche personale, con un incremento delle preferenze per il suo partito dal 23% del 2016. Lontana, però, è la soglia di 176 seggi che garantirà la maggioranza in Parlamento."Abbiamo mandato un messaggio chiaro all'Europa e al resto del mondo. Si può vincere l'autoritarismo e l'involuzione - ha aggiunto Sanchez - Formeremo un governo pro europeo".