Il sorpasso: nell’anno della pandemia la Cina supera gli Stati Uniti nello scambio commerciale con la UE
Per la prima volta a essere il principale partner commerciale dell'Unione non sono gli Usa ma i cinesi. Il sorpasso è dovuto in larga parte proprio agli effetti della pandemia e alle diverse strategie di contenimento

È marzo e come ogni anno, in attesa che sbocci la primavera, cominciano ad arrivare i dati sul 2020. Questa volta è il turno dei dati Eurostat sul commercio dell’Europa con il resto del mondo che evidenziano un elemento interessante: per la prima volta a essere il principale partner commerciale della UE non sono gli Stati Uniti, ma la Cina.
Strategie diverse, effetti diversi
Il sorpasso è dovuto in larga parte proprio agli effetti della pandemia e alle diverse strategie di contenimento. Dopo il drastico lockdown della primavera 2020 la Cina è riuscita a contenere efficacemente l’epidemia di Covid-19 e la sua economia ha progressivamente ripreso a girare fino a tornare ai ritmi pre-Covid. Gli Stati Uniti, invece, hanno avuto un approccio meno severo e più altalenante che ha portato a un’ondata autunnale di casi assai consistente con tutti gli effetti del caso sull’economia.
Tutto ciò si è tradotto in andamenti assai diversi del commercio della UE con le due aree. Mentre la somma di importazioni ed esportazioni con la Cina è calata solo dell’8%, quella con gli Stati Uniti è calata del 24%. Risultato: il paese del dragone è diventato il primo partner commerciale europeo con uno scambio di 593 miliardi di dollari a fronte di scambi con gli Stati Uniti per soli 566 miliardi di dollari. Nel 2019 le posizioni erano invertite e con un distacco assai maggiore: 744 miliardi di dollari con gli Stati Uniti, 646 con la Cina.

Un andamento nuovo
Il cambio di passo è avvenuto nel valore dei beni esportati verso la Cina: nel mese di dicembre ha registrato un balzo del 32% rispetto al mese di gennaio. Un salto rilevante a fronte di una generale diminuzione degli scambi e soprattutto un andamento del tutto nuovo in un quadro che in genere registrava una sostanziale simmetria nelle posizioni delle due aree: tanto la UE importava dalla Cina, tanto più o meno esportava
verso gli Stati Uniti.

Trent’anni fa
Per porre tali cifre nel giusto contesto vale la pena ricordare la situazione di 30 anni fa, quando gli scambi commerciali con la Cina erano quattro volte inferiori a quelli con gli Stati Uniti. Oggi la prima supera, seppure di misura, i secondi.
