Sisma a Myanmar: 1.700 morti accertati "ma potrebbero essere 10mila e fino a 100mila". Più vittime a Bangkok
Sisma a Myanmar: 1.700 morti accertati "ma potrebbero essere 10mila e fino a 100mila". Più vittime a Bangkok
Un bilancio dei morti accertati che ha toccato i 1.700, con oltre 300 dispersi e circa 3.400 feriti. Nelle ultime ore, ad aggravare la situazione, una nuova serie di potenti scosse che dopo quella record di magnitudo 7.7 sono arrivate a 5.1. Devastando ulteriormente il Myanmar colpito dal terremoto venerdì scorso. Ma recenti stime delll'Usgs, l'istituto si statistiche geologiche americane, dicono che si andrà verso le 10mila vittime. E c'è chi proietta lo scenario, molto complicato e con parecchie persone sotto le macerie, verso i 100mila probabili morti. Qui gli aggiornamenti di domenica 30 marzo.
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Terremoto 7,7 in Birmania, numerosi edifici distrutti. A Bangkok crolla un grattacielo
Le vittime a Bangkok
E' peggiorato nelle ultime ore anche il bilancio dei morti a Bangkok, in Thailandia, mentre gli effetti del sisma in Myanmar si sono fatti sentire altrove in un raggio di oltre 1.300 chilometri dall'epicentro delle scosse. Le ultime stime parlano 17 morti accertati con 32 feriti e 83 dispersi, soprattutto nel cantiere del grattacielo di 30 piani crollato sotto i colpi della potenza sismica. Cani molecolari sono in azione tra le macerie in aiuto dei soccorsi. Il Regno Unito ha intanto inviato 10 milioni di sterline di aiuti umanitari.
La giunta militare bombarda ribelli nonostante il sisma
Incurante del devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, la giunta militare di Yangoon ha continuato a effettuare attacchi aerei in diverse regioni del paese dove sono attivi i ribelli che si oppongono al regime. Lo scrive la Bbc. Secondo la People's Defense Force - la milizia che si batte contro la giunta - il villaggio di Nwe Khway, nel distretto di Chaung U a Sagaing, regione epicentro del sisma, è stato bombardato due volte. Altri raid aerei sono stati condotti a Ley Wah, nello stato di Kayin, vicino al quartier generale dell'Unione Nazionale Karen (che si batte per l'indipendenza) e a Pyu, nella regione di Bago.
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La rivolta contro il regime
L'organismo delle Nazioni Unite che indaga sulle violazioni dei diritti umani nel Paese ha lanciato l'allarme: i militari stanno commettendo crimini di guerra e crimini contro l'umanità contro il proprio popolo. I militari, riporta Bbc, stanno cercando di reprimere una rivolta armata a favore della democrazia in tutto il paese, che lotta per rimuoverli dal potere. Un'indagine sui dati condotta dalla Bbc alla fine dell'anno scorso ha scoperto che ora l'esercito controlla solo meno di un quarto del Paese. Tuttavia con le sue forze aeree l'esercito riesce a prevalere: utilizzando jet da combattimento russi e cinesi ha condotto e conduce attacchi aerei devastanti in tutto il paese.
Verifiche su 600 bimbi adottati a distanza
Sono già almeno un milione e mezzo le persone sfollate in Myanmar. Lo riferisce l'Avsi che ha diversi progetti nel Paese. "Stiamo verificando le condizioni dei 600 bambini sostenuti a distanza da famiglie italiane e di tutte le persone coinvolte nei nostri progetti nell'area dell'epicentro", riferisce l'organizzazione legata a Comunione e Liberazione. "Il terremoto impatta su una situazione già fragilissima e peggiorerà le condizioni di vita già precarie delle persone. Possiamo già parlare di una catastrofe umanitaria", afferma Guido Calvi, responsabile emergenze umanitarie di Avsi.
Chiusi gli aeroporti di Naypytaw e Mandalay
L'aeroporto principale della capitale del Myanmar, Naypyitaw, è stato chiuso dopo che il terremoto ha causato il crollo della torre di controllo del traffico aereo, uccidendo almeno sei persone, secondo alcune fonti. Lo riporta l'agenzia online Myanmar Now. Il terremoto di magnitudo 7,7, che ha colpito Mandalay intorno a mezzogiorno di venerdì, ha costretto anche alla chiusura dell'aeroporto locale per ingenti danni alle attrezzature aeronautiche.
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Allarme Ong: "Si rischia emergenza sanitaria"
"Dopo il terremoto si rischia un'emergenza sanitaria: gli ospedali, già poco attrezzati e con strumentazioni inadeguate, sono già al collasso e mancano farmaci. Inoltre per i soccorsi tentare di raggiungere la zona dell'epicentro del sisma è difficile anche per la guerriglia. Chi proviene dalla Thailandia, una delle porte principali per raggiungere la zona, deve infatti attraversare un'area estremamente pericolosa". Questo l'allarme lanciato da Angelo Conti dell'ong Medacross che opera in Myanmar. "Non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno porteremo farmaci e le nostre cliniche mobili al nord", aggiunge Conti.
Per milioni di persone 4 ore elettricità al giorno
Il terremoto in Myanmar ha lasciato milioni di persone senza corrente elettrica per ore. Secondo quanto scrive la Bbc la società che supervisiona la distribuzione di energia elettrica nella città più popolosa, Yangon Electricity Supply Corporation (YESC), ha annunciato che i residenti avranno a disposizione solo quattro ore di elettricità al giorno a causa dei danni alle infrastrutture. Gli abitanti di Mandalay e Yangoon hanno segnalato che dopo il terremoto si è verificata un'interruzione totale della corrente elettrica e che le linee telefoniche sono rimaste interrotte.
Mattarella: "Immagini sconvolgenti, facilitare gli aiuti"
"Di fronte alle sconvolgenti immagini che giungono dai Paesi del sud-est asiatico devastati dal terremoto prevalgono sentimenti di profondo cordoglio per le numerosissime vittime e di solidarietà per quanti in queste ore lottano per la vita. La Repubblica italiana auspica che possa essere facilitato con ogni strumento possibile l'afflusso degli aiuti di emergenza, a sostegno delle squadre di soccorso e dei bisogni della popolazioni locali". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Dall'Ue 2,5 milioni in aiuti di emergenza per il Myanmar
"In una risposta immediata dopo il mortale terremoto di magnitudo 7,7 che ha colpito il Myanmar e la regione, l'Ue sta inviando 2,5 milioni di euro in aiuti di emergenza iniziali. Questi nuovi aiuti umanitari contribuiranno a salvare vite e a soddisfare le esigenze immediate delle persone più vulnerabili in Myanmar". Lo si legge in una nota della Commissione Ue secondo cui l'Unione "ha inoltre attivato il suo servizio satellitare Copernicus per facilitare la valutazione dell'impatto. La Commissione, insieme ai nostri partner umanitari, sta valutando la situazione e le esigenze sul campo, al fine di mobilitare ulteriore assistenza dell'Ue". Con questi fondi il finanziamento totale dell'Ue per gli aiuti umanitari al Myanmar sale "a oltre 35 milioni di euro nel 2025". "L'Ue è solidale con le persone in Myanmar e nella regione che stanno sopportando le conseguenze di questo potente terremoto. Come in precedenti disastri, l'Ue è pronta ad aiutare i più bisognosi. Questo aiuto di emergenza porterà sollievo immediato alle persone colpite dal terremoto, aiutando ad affrontare le esigenze più urgenti", ha dichiarato la commissaria Ue per la gestione delle crisi Hadja Lahbib.