Caso Sharon, si indaga nella cerchia delle relazioni. In corso l’analisi dei video: il killer avrebbe evitato 60 telecamere
Prosegue, da parte dei vari reparti dei carabinieri, la ricerca di persone che potrebbero rivelare dettagli utili alle indagini e continua anche l'analisi delle telecamere di sorveglianza della zona in cui è accaduto il delitto
Si indaga ancora nell'ambiente delle relazioni di Sharon Verzeni per dare un nome a chi ha ucciso a coltellate la 33enne a Terno d'Isola, in provincia di Bergamo, quasi un mese fa. Prosegue, da parte dei vari reparti dei carabinieri, la ricerca di persone che potrebbero rivelare dettagli utili alle indagini e continua anche l'analisi delle telecamere di sorveglianza della zona in cui è accaduto il delitto.
Il killer ha evitato 60 telecamere
Al momento sembrerebbe che il killer sia riuscito ad evitare 60 telecamere. Il che fa supporre che l’assassino conoscesse bene la zona e sapesse come muoversi. Secondo la ricostruzione fatta del Corriere della Sera, gli investigatori hanno identificato due possibili vie di fuga dal luogo del crimine, entrambe lunghe meno di un chilometro e non coperte da alcuna videocamera. La prima attraversa un cortile condominiale in via Castegnate e sbuca su via Rota, conducendo poi in un’ampia zona verde priva di sorveglianza, dalla quale l’assassino avrebbe potuto muoversi liberamente in qualsiasi direzione. La seconda via di fuga conduce attraverso via Primo Maggio fino a via delle Gere e su via Marelli, proprio di fronte all’abitazione della vittima e del suo compagno, Sergio Ruocco. Quest’ultimo tragitto è in parte coperto da telecamere private, che però non sono visibili dalla strada, il che potrebbe aver facilitato la fuga dell’assassino.
Il mistero dell’uomo in bicicletta
Un altro elemento che ha attirato l’attenzione degli inquirenti è la presenza di un uomo in bicicletta, ripreso a 400 metri dal luogo del delitto, la cui identità è al momento sconosciuta.
Dal conto di Sharon le somme per pagare i corsi a Scientology
Dall'analisi del conto corrente di Sharon Verzeni sarebbero emersi dei versamenti anche a Scientology che la 33enne aveva cominciato a frequentare da quando aveva trovato lavoro in un bar i cui responsabili fanno parte del movimento. Somme, a quanto si è saputo, non particolarmente rilevanti in quanto Sharon aveva cominciato i corsi non da molto tempo. Si tratta di uno degli aspetti presi in considerazione nell'indagine in quanto erano circolate voci di attriti tra la donna e il compagno Sergio Ruocco che non è indagato.
Proseguono le audizioni di testi
Intanto audizioni di testi sono previste in giornata in caserma mentre non sarebbe stato convocato il fidanzato della giovane donna, Sergio Ruocco, sentito a lungo due volte nelle settimane scorse sempre come testimone e che oggi è tornato al suo lavoro di idraulico.
La famiglia di Sharon: “Totale fiducia in Sergio”
Tutta la famiglia di Sharon, il padre, la madre, la sorella Melody, il fratello minore Christopher, non ha mai smesso di fare quadrato attorno a Ruocco che era legato alla barista da sedici anni. Totale fiducia in Sergio, assoluta convinzione della sua estraneità. Bruno Verzeni, il padre, ha ribadito la sua convinzione che a uccidere la figlia con quattro coltellate sia stato uno sconosciuto. “Siamo sicuri che non sia lui l’assassino, è stato qualcuno che non la conosceva così bene. Se avesse conosciuto Sharon, non l'avrebbe fatto”, ha spiegato l’uomo, negando poi presunti attriti nella coppia.