Guerra in Ucraina, la Russia lancia un missile balistico intercontinentale
E’ la risposta di Mosca agli attacchi ucraini con missili britannici e americani
Per la prima volta dall’inizio della guerra, la Russia ha utilizzato missili balistici intercontinentali (ICBM) in un attacco contro l’Ucraina. Secondo quanto dichiarato dall’Aeronautica di Kiev, sei missili RS-26 Rubezh sono stati lanciati dalla regione russa di Astrakhan, mettendo in pericolo infrastrutture chiave nella regione di Dnipro. Gli RS-26 Rubezh, conosciuti per la loro capacità di trasportare testate convenzionali e nucleari, hanno una gittata di migliaia di chilometri, sottolineando la gravità dell’attacco e il livello di escalation raggiunto. Il Cremlino, per ora, ha evitato qualsiasi commento ufficiale: "Questa è una domanda per il ministero della Difesa", ha risposto il portavoce Dmitry Peskov ai giornalisti.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, riceve una telefonata durante una conferenza stampa in diretta che le intima di non commentare le segnalazioni di un attacco missilistico balistico in Ucraina. Si sente una voce maschile sconosciuta al telefono che si rivolge a lei: "Sull'attacco missilistico balistico 'Yuzhmash' di cui gli occidentali hanno iniziato a parlare, non commenteremo affatto", dice, riferendosi a un produttore aerospaziale con sede nella citta' ucraina di Dnipro.
L’uso di armi di tale portata rappresenta un chiaro avvertimento, con implicazioni potenzialmente devastanti per l’intero conflitto.
Raid su Dnipro e Kryvyi Rih: città ucraine sotto assedio
Gli attacchi russi si sono concentrati su due città strategiche: Dnipro e Kryvyi Rih, entrambe già segnate da settimane di bombardamenti intensivi. Nella regione di Dnipro, secondo il governatore Serhiy Lysak, l’offensiva ha colpito industrie, infrastrutture civili e persino un centro di riabilitazione per disabili, causando incendi e distruzione su vasta scala. Due abitazioni sono state gravemente danneggiate, ferendo altrettanti residenti. A Kryvyi Rih, città natale del presidente Volodymyr Zelensky, il bilancio è ancora più drammatico: 26 feriti, di cui almeno dieci ricoverati in ospedale e due donne in condizioni critiche. Cinque edifici governativi e tre veicoli sono stati distrutti, segnando un’ulteriore escalation nell’offensiva contro obiettivi civili.
Zelensky accusa: "L’Ucraina è il terreno di prova di un vicino folle"
In un discorso accorato su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha condannato con durezza l’attacco russo, definendo il "vicino folle" Vladimir Putin un leader che usa l’Ucraina come banco di prova per nuove armi distruttive. "Oggi il nostro folle vicino ha mostrato ancora una volta quanto disprezza la dignità, la libertà e la vita delle persone. Sta usando missili nuovi, mostrando paura e disperazione," ha dichiarato Zelensky, ribadendo l’importanza di analizzare rapidamente i dati sui missili per capire meglio la natura della minaccia.
Reazioni internazionali: l’UE e Londra condannano l’escalation
L’uso di ICBM è stato accolto con preoccupazione internazionale. Peter Stano, portavoce della Commissione Europea per gli Affari Esteri, ha definito l’attacco un "chiaro segnale della volontà di escalation" del Cremlino. "Ogni mossa di questo tipo dimostra quanto Putin sia distante da qualsiasi intenzione di pace," ha affermato, sottolineando come l’attacco contribuisca ad aggravare ulteriormente la crisi globale. Anche Londra ha espresso la sua condanna, con un portavoce del premier Keir Starmer che ha definito l’uso di missili balistici "irresponsabile" e un’ulteriore dimostrazione del comportamento "immorale" della Russia.
Missili Storm Shadow: Mosca risponde agli attacchi ucraini
Nel contesto di un conflitto sempre più militarizzato, la Russia ha dichiarato di aver abbattuto due missili a lungo raggio Storm Shadow forniti dal Regno Unito all’Ucraina. Questi missili, capaci di colpire obiettivi profondi nel territorio russo, sono stati utilizzati da Kiev per attaccare infrastrutture strategiche nella regione di Kursk. Mosca ha accusato Londra e Washington di alimentare il conflitto, incrementando la fornitura di armamenti avanzati a Kiev.
La guerra dei missili: escalation tecnologica e accuse reciproche
L’utilizzo di missili a lungo raggio e balistici sta trasformando il conflitto in una guerra tecnologica senza precedenti. Mentre Kiev intensifica gli attacchi con gli Storm Shadow e gli Atamcs, Mosca risponde con sistemi di difesa avanzati e nuovi attacchi strategici. La portavoce russa Maria Zakharova ha puntato il dito contro gli Stati Uniti, accusandoli di voler prolungare il conflitto a beneficio dell’industria bellica e di influenzare l’esito politico interno in vista delle elezioni.