Tensione tra Russia e Regno Unito: espulse due "spie" britanniche. Starmer convoca i "volenterosi"
Il primo ministro britannico dà appuntamento a domenica ai capi di governo dopo l'incontro a Parigi. Secondo Mosca i diplomatici avrebbero preso parte a operazioni di sovversione e raccolta di informazioni sensibili, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. Londra respinge le accuse

Non si fa intimidire il primo ministro britannico, Keir Starmer, dopo l'espulsione di due diplomatici da Mosca. Il governo britannico ha annunciato per sabato una nuova riunione - questa volta in video - fra i leader della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, ossia di quei Paesi disposti a contribuire in varia forma a garantire la pace in Ucraina dopo un eventuale accordo di cessazione delle ostilità con la Russia. Lo ha reso noto oggi Downing Street. La riusnione in video seguirà le riunioni in presenza fra vertici militari e ministri della Difesa promosse in parallelo a Parigi dal presidente Emmanuel Macron a partire da domani.
Mosca espelle due diplomatici britannici: sarebbero "spie"
L’Fsb, il servizio di intelligence russo, ha annunciato l’espulsione di due diplomatici del Regno Unito, accusati di aver svolto attività di spionaggio. Si tratta del secondo segretario dell’ambasciata britannica e del marito del primo segretario. I due dovranno lasciare il Paese entro due settimane. Secondo le autorità russe, i diplomatici avrebbero preso parte a operazioni di sovversione e raccolta di informazioni sensibili, mettendo a rischio la sicurezza nazionale. L’ambasciata britannica a Mosca è stata informata ufficialmente della decisione.
Il governo britannico ha reagito duramente alla decisione russa. In una nota, il Foreign Office ha definito le accuse "calunniose e infondate". Londra ha ribadito che l’espulsione dei suoi diplomatici è un atto ingiustificato e ha condannato la Russia per il suo comportamento ostile. Negli ultimi mesi, episodi simili si erano già verificati. A settembre erano stati espulsi sei membri del dipartimento politico dell’ambasciata britannica, mentre a novembre un provvedimento analogo aveva colpito il secondo segretario della sede diplomatica.
Zelensky: "La guerra continua per colpa della Russia"
Sulla questione della guerra in Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito che il conflitto è proseguito esclusivamente per responsabilità russa. "L'Ucraina ha cercato la pace fin dal primo secondo della guerra. E abbiamo sempre detto che l'unica ragione per cui la guerra continua è la Russia", ha dichiarato in un messaggio sui social.
Queste parole arrivano alla vigilia di un incontro in Arabia Saudita tra delegati ucraini e statunitensi, un appuntamento chiave per il futuro del conflitto e delle alleanze internazionali.
Accordo tra Ucraina e Germania per il sistema Iris-T
L’Ucraina ha siglato un memorandum d’intesa con Diehl Defence, azienda tedesca produttrice del sistema di difesa aerea Iris-T. L’annuncio è stato dato dal ministro della Difesa di Kiev, Rustem Umerov.
L’accordo prevede un significativo incremento delle forniture di missili e sistemi di difesa aerea. "Proteggere i cieli e le città ucraine è la nostra priorità. Il memorandum prevede un triplice incremento della fornitura di missili e sistemi di difesa aerea", ha scritto Umerov su Facebook.
Attacco russo con 176 droni: 130 abbattuti
Nella notte, la Russia ha lanciato 176 droni contro diverse città ucraine. La contraerea di Kiev è riuscita ad abbatterne 130, mentre altri 42, definiti droni-esca, sono andati dispersi o sono caduti in aree non abitate.
Secondo il bollettino dell’aeronautica militare ucraina, le regioni colpite includono Kiev, Kharkiv e Poltava. Le difese ucraine hanno contrastato l’attacco con l’ausilio di unità antimissile, aviazione e squadre mobili di risposta rapida.
Gli abbattimenti si sono verificati in numerose regioni tra cui Sumy, Chernihiv, Odessa, Donetsk e Zaporizhzhia, confermando l’intensità degli scontri in corso.