Raid Israele su Rafah, almeno 45 morti. Netanyahu: "Tragico incidente" . Riunione urgente dell'Onu
L'attacco - a pochi giorni dalla decisione della Corte dell'Aja - ha scatenato la condanna del mondo, che a gran voce ha intimato allo Stato ebraico la fine immediata dell'operazione militare.
"Un tragico incidente". Il premier di Israele Banjamin Netanyahu definisce così il raid condotto dalle forze di difesa su un campo per sfollati a Tal al-Sultan, a Rafah: l'azione ha causato almeno 45 morti. Secondo il sito israeliano di notizie Ynet, Netanyahu si è espresso intervenendo alla Knesset. Per il premier israeliano le vittime provocate dall'"omicidio mirato" di "terroristi" di Hamas sono state un tragico incidente. "Nonostante i nostri sforzi per non fare loro del male, c'è stato un tragico incidente - ha detto Netanyahu nelle dichiarazioni rilanciate dal Times of Israel - Stiamo indagando sull'incidente". "Per noi è una tragedia, per Hamas è una strategia", ha aggiunto il premier.
Media: tank Israele in centro città
"Numerosi" tank delle forze israeliane (Idf) nel centro di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. A riferirlo è il canale egiziano all news Al Qahera, il cui inviato parla di "tank israeliani nel perimetro" della moschea Al-Awda, nel cuore della città. Non ci sono sinora notizie sugli sviluppi da parte israeliana.
Riunione Cds Onu su Rafah
E' stata confermata per oggi alle 15.30 locali, le 21.30 italiane, la riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza. Lo fanno sapere fonti diplomatiche. L'incontro e' stato chiesto dall'Algeria dopo il raid israeliano nella citta' nel sud di Gaza
Il mondo condanna la strage
L'attacco - a pochi giorni dalla decisione della Corte dell'Aja - ha scatenato la condanna del mondo, che a gran voce ha intimato allo Stato ebraico la fine immediata dell'operazione militare. Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha condannato l'attacco che "ha ucciso decine di civili innocenti i quali cercavano solo rifugio da questo conflitto mortale". "Non esiste un posto sicuro a Gaza. Questo orrore deve finire", ha aggiunto su X. Il Canada è "inorridito" dalla morte di civili a causa di un attacco aereo israeliano contro un campo che ospita profughi palestinesi a Rafah: lo ha detto il ministro degli esteri canadese Melanie Joly in un post sui social media, chiedendo un cessate il fuoco. "Le immagini che escono da Rafah sono orribili e strazianti", ha affermato la stessa Joly in una dichiarazione separata alla Camera dei Comuni, aggiungendo che "l'uccisione di civili innocenti è del tutto inaccettabile. Il livello di sofferenza umana è catastrofico. Ecco perché abbiamo bisogno un cessate il fuoco immediato". Anche la Cina ha espresso "grave preoccupazione" per l'azione militare di Israele a Rafah, che ha causato decine di vittime. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning ha sollecitato "tutte le parti a proteggere i civili e le loro strutture".
La strage a Rafah
Dalle prime risultanze dell'inchiesta aperta dal procuratore militare israeliano, l'Idf ha indicato la causa della strage nell'incendio sviluppatosi subito dopo il raid. L'attacco ha colpito l'area di Tel Sultan, nella parte occidentale di Rafah, ed è stato diretto contro due alti comandanti militari della fazione islamica, Yassin Rabia e Khaled Nagar, responsabili delle operazioni in Cisgiordania e di numerosi attacchi contro Israele. Secondo la ricostruzione dell'esercito, per il raid - basato su fonti di intelligence e che non è avvenuto nell'area umanitaria di al Mawasi - erano stati "intrapresi passi per minimizzare il rischio di colpire civili, inclusa la sorveglianza aerea e l'uso di armi speciali da parte dell'aviazione".