Raid aereo israeliano contro Unifil: feriti quattro caschi blu. Bombe a Gaza, 27 morti: 3 sono bambini
I soldati della missione di pace dell'Onu viaggiavano su un'auto vicino a Sidone. Uccisi 50 miliziani a Jabaliya, operazioni militari estese a Beit Lahiya. L'Idf: "La popolazione sta evacuando"
Non cessano le operazioni militari e di aggressione al personale della missione Unifil in Libano da parte delle Idf. Alcuni caschi blu sono rimasti feriti in un attacco mentre la loro pattuglia passava vicino a Sidone, in Libano. Secondo i media statali libanesi, un attacco israeliano ha preso di mira un'auto all'ingresso della città di Sidone, nel sud del Paese. Quattro caschi blu Onu la cui pattuglia stava attraversando la zona sono rimasti feriti, ha constatato un corrispondente dell'Afp. "Aerei nemici hanno preso di mira un'auto a Sidone vicino al posto di blocco dell'esercito", ha affermato l'agenzia Nna, aggiungendo che i veicoli della forza di peacekeeping Unifil erano nella "stessa corsia" durante il raid. Il corrispondente dell'Afp ha visto quattro caschi blu feriti.
Ancora attacchi a Gaza ancora morti
Fonti mediche a Gaza, citate da Haaretz, affermano che 27 persone sono morte negli attacchi delle Idf da questa mattina a Gaza, 19 delle quali sono state uccise nella Striscia settentrionale. Wafa riferisce che tre bambini sono tra le ultime vittime degli attacchi aerei israeliani in un attacco a est di Rafah.
Idf: uccisi 50 persone a Jabaliya, operazioni a Beit Lahiya
L'Idf ha reso noto che la Brigata Kafir ha operato negli ultimi giorni a Jabaliya, nel nord di Gaza, eliminando 50 guerriglieri in scontri corpo a corpo e con raid. Le truppe, secondo l'esercito israeliano, hanno trovato arsenali nel complesso utilizzato dai "terroristi" per immagazzinare ordigni esplosivi, armi e uniformi di Hamas.
L'Idf inoltre ha dichiarato di aver esteso le operazione di terra in corso nella Striscia di Gaza settentrionale alla città di Beit Lahiya dopo aver avuto informazioni di intelligence e prove sul campo che membri di Hamas si trovano nella zona. Si stima che circa 3.000 palestinesi risiedano a Beit Lahiya, l'esercito ha detto che "la popolazione civile sta evacuando in sicurezza" la città mentre le truppe combattono contro Hamas.
Onu, 42 milioni di tonnellate di macerie e ordigni minacciano i civili a Gaza
Nella Striscia di Gaza, più di 42 milioni di tonnellate di macerie e una grande concentrazione di residuati esplosivi rappresentano una minaccia costante per i civili. Lo denuncia l'Onu che lamenta le restrizioni all'ingresso di personale specializzato e attrezzature, nonché la conduzione di attività di smaltimento di ordigni esplosivi. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, oltre ai residuati bellici esplosivi, l'amianto altamente cancerogeno rilasciato nell'aria a causa della diffusa distruzione delle infrastrutture, così come altri contaminanti, continuerà a colpire le comunità di Gaza per molto tempo a venire. L'Onu ricorda che l'ultima analisi del Centro satellitare delle Nazioni Unite, condotta all'inizio di settembre, ha mostrato che oltre il 65% di tutte le strutture di Gaza sono state danneggiate o distrutte. Inoltre, il Servizio di Azione contro le Mine delle Nazioni Unite, che lavora sul campo, dipinge un quadro allarmante del rischio associato agli ordigni esplosivi.