Il leader di Hezbollah: "Colpiremo il centro di Tel Aviv. Per cessate il fuoco aspettiamo risposta di Israele"
Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha ammesso che il partito ha attraversato una fase di "confusione" per 10 giorni dopo l'assassinio dello storico e carismatico leader Hassan Nasrallah
"Dopo i sanguinosi raid israeliani su Beirut, colpiremo il centro di Tel Aviv": lo ha detto poco fa il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem. "Israele ha attaccato il cuore di Beirut, quindi deve aspettarsi che la risposta avvenga nel centro di Tel Aviv. Deve pagarne il prezzo", ha detto Qassem in un discorso trasmesso in tv.
Dopo uccisione Nasrallah per noi 10 giorni di caos
Il leader di Hezbollah Naim Qassem ha ammesso che il partito ha attraversato una fase di "confusione" per 10 giorni dopo l'assassinio dello storico e carismatico leader Hassan Nasrallah il 27 settembre scorso. "Ma abbiamo ritrovato vigore in tutti i settori e disponiamo dei mezzi necessari per affrontare le sfide", ha aggiunto Qassem.
Per cessate il fuoco aspettiamo la risposta di Israele
Hezbollah "ha ricevuto la proposta americana" di accordo per un cessate il fuoco con Israele e ha "presentato i commenti" a riguardo. Così Naim Qassem, leader del partito armato libanese. "Dipende ora dalla serietà di Netanyahu... la questione è legata alla risposta israeliana", ha aggiunto. Qassem ha illustrato nel dettaglio la posizione di Hezbollah: "abbiamo ricevuto il documento negoziale, lo abbiamo studiato attentamente e abbiamo formulato osservazioni al riguardo. Anche il presidente del parlamento, Nabih Berri, ha espresso osservazioni che sono in accordo con le nostre", ha detto. E ha proseguito: "Abbiamo negoziato in base a due principi: il primo, un cessate il fuoco completo e totale; il secondo, il mantenimento della sovranità libanese". "Ma sul terreno (libanese) - ha detto Qassem - continueremo a combattere gli israeliani indipendentemente dal fatto che i negoziati abbiano successo oppure no".
"Israele non potrà imporci le sue condizioni"
La resistenza a Israele può continuare a lungo con questo ritmo e Israele non può sconfiggerci e non può imporci le sue condizioni: ha proseguito Qassem, in riferimento alla resistenza armata da parte del partito libanese contro lo Stato ebraico. "La resistenza non è un esercito regolare, combatte contro il nemico ovunque questo cerchi di avanzare", ha aggiunto Qassem. "Questo è il lavoro della resistenza e il suo metodo di confronto. Abbiamo presentato al nemico una forma eccezionale di resistenza". Per questo motivo, ha detto il leader sciita, "è impossibile che Israele ci batta sul campo e imponga le sue condizioni. Noi siamo uomini di campo e resteremo sul campo", ha aggiunto.