La risposta della Russia a Trump: Putin è pronto a incontrarlo ma serve un segnale
Il Cremlino commenta le parole del nuovo presidente Usa a Davos

Il Cremlino ha nuovamente dichiarato che il presidente russo Vladimir Putin è "pronto" a eventuali colloqui con il presidente americano Donald Trump e che Mosca sta "attendendo segnali" in tal senso da Washington.
Lo riporta la Tass citando il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. "Putin è pronto, stiamo aspettando segnali, tutti sono pronti, quindi è difficile indovinare le foglie di tè qui. Non appena succederà qualcosa, vi informeremo", ha detto Peskov secondo l'agenzia di stampa ufficiale di Mosca.
Il conflitto in Ucraina "non dipende dai prezzi del petrolio", ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alle parole di Donald Trump, secondo il quale se i prezzi del greggio fossero più bassi, "la guerra tra Russia e Ucraina finirebbe immediatamente". "Questo conflitto avviene a causa della minaccia alla sicurezza nazionale della Federazione Russa, a causa della minaccia ai russi che vivono nei territori conosciuti, e a causa della riluttanza e del completo rifiuto da parte di americani ed europei di ascoltare le preoccupazioni russe", ha affermato Peskov, citato dall'agenzia Interfax.
Le parole di Trump sulla Russia
"Mi piacerebbe incontrare Putin presto. Dobbiamo mettere fine alla guerra orribile in Ucraina". E' chiaro il messaggio del nuovo presidente Usa, Donald Trump. "L'Ucraina è pronta a un accordo per la fine della guerra - ha aggiunto Trump -. La guerra non sarebbe dovuta iniziare. Sono morte molte più persone di quanto viene detto". Parlando al Forum economico di Davos dei rapporti con Russia e Cina, Trump ha sostenuto che durante il suo primo mandato Putin volesse "la denuclearizzazione". "Avevamo avuto una discussione sull'argomento e ne ho avuta una anche con la Cina", ha dichiarato il presidente in video collegamento. "Gli Usa hanno un arsenale più grande di quello di Pechino e Mosca", ha aggiunto.