Assalto al furgone della polizia penitenziaria: uccisi 2 agenti in Francia. Chi è il narcos in fuga. Video e foto
Si chiama Mohamed Amra detto "la mosca". Si tratta di un noto trafficante di droga che la giustizia è riuscita a condannare soltanto per un tentato omicidio a Saint-Etienne-de-Rouvray
Non era sorvegliato come detenuto pericoloso ma di recente l'attenzione nei suoi confronti era aumentata. Mohamed Amra, detto "La Mosca", aveva provato due giorni fa a segare le sbarre della sua cella per fuggire dal carcere di Evreux, a nord-ovest di Parigi. Trent'anni, nato a Rouen, in Normandia, viene descritto come un personaggio potente nella malavita, attivo sia nel traffico internazionale di stupefacenti, sia nell'organizzazione di crimini in Francia e all'estero.
I reati
Amra era in carcere per diverse condanne, furti e rapine, violenze, azioni a mano armata, associazione per delinquere ed estorsione. Ma era anche indagato a Marsiglia per il rapimento e la successiva morte di un uomo, tanto che era stato rinchiuso per un periodo anche nel carcere marsigliese delle Baumettes, oltre che in quello della Santé, a Parigi.
Il tentato omicidio in Spagna
Inoltre, "La Mosca" sarebbe sospettato anche di un avventuroso tentativo di uccidere un francese a Marbella, in Spagna. Si tratterebbe di un tentativo andato a vuoto, ma l'assalitore, il 18 luglio 2023, sparò diversi colpi, tuttavia senza colpire la sua vittima. Il maldestro killer prese poi la fuga su un'auto guidata da un complice, ritrovata poco più tardi incendiata, proprio come quella con la quale i complici de "La Mosca" hanno compiuto il blitz contro il furgone penitenziario per liberarlo. L'attacco in Spagna scatenò una reazione: una settimana dopo, il 25 luglio scorso, due uomini di 34 e 38 anni furono uccisi in piena notte a Evreux, fra loro un tale Fahta B., uomo di fiducia di Amra. In questo caso, i killer armati di kalashnikov avevano agito su ordine di "Mehdi" per vendicarsi de "La Mosca".
Le accuse attuali
Amra è ora sotto inchiesta a Marsiglia anche per il rapimento di un giovane spacciatore di Dreux, che nel 2021 era andato a Marsiglia per una partita di droga. Sequestrato e picchiato a sangue, morì in seguito ai traumi riportati. Gli inquirenti hanno identificato anche in questo caso "La Mosca" come colui che avrebbe commissionato l'azione punitiva. Il detenuto in fuga, infine, è nel mirino dell'Ufficio antidroga per il suo presunto coinvolgimento nel traffico internazionale di cocaina tra la Francia e le Antille.
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In Normandia è scattato il piano "sparviero"
Dispiegamento "di diverse centinaia di agenti" sul territorio, ha annunciato il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin. 'La mosca', 30 anni, si tratta di un noto trafficante di droga, che la giustizia è riuscita a condannare soltanto per un tentato omicidio a Saint-Etienne-de-Rouvray, ma è sotto inchiesta per rapine e per aver ucciso un uomo vicino a Marsiglia. Secondo Le Parisien, che cita una fonte del carcere in cui era detenuto, due giorni fa Mohamed Amra aveva tentato di segare le sbarre della sua cella ed era stato trasferito in una zona del carcere diversa per motivi disciplinari. In carcere, è stato trasferito 3 volte ma non è mai stato segnalato come detenuto pericoloso.
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Assalto ad un furgone della polizia penitenziaria: agenti uccisi, detenuto in fuga
Macron: 'Uno shock per tutti noi, saremo inflessibili'
"L'attacco di questa mattina, costato la vita ad agenti dell'amministrazione penitenziaria, è uno shock per tutti noi. La nazione è al fianco dei familiari, dei feriti e dei loro colleghi": lo scrive il presidente Emmanuel Macron in un messaggio su X dopo l'assalto al furgone penitenziario per liberare il detenuto Mohamed Amra, detto 'la mosca'. "Stiamo facendo tutto il possibile per trovare gli autori di questo crimine e rendere giustizia in nome del popolo francese. Saremo inflessibili". Diverse centinaia di poliziotti e gendarmi sono dislocati in Normandia per ritrovare Amra, in fuga con i complici che lo hanno liberato.
Attal dopo attacco a furgone: "Li prenderemo e pagheranno"
Queste le parole del primo ministro francese, Gabriel Attal, dopo l'attacco ad un furgone penitenziario questa mattina in Francia, che ha causato la morte di due agenti della polizia e il ferimento di altri 3. "Questa mattina hanno sparato contro la Repubblica, contro la nostra giustizia, contro il rifiuto dell'impunità" ha detto Attal davanti ai deputati dell'Assemblée nationale, che hanno osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime. Attal ha denunciato "un attacco di violenza inaudita, per la brutalità e la viltà dei suoi autori". "Non risparmieremo nessuno sforzo, nessun mezzo, tutto sarà fatto per ritrovare gli autori di questo crimine abietto. Daremo loro la caccia, li troveremo e, qui ve lo dico, pagheranno".