Tiscali.it
SEGUICI

Il piano arabo per Gaza con l'Anp: fuori Hamas. E contro Riviera di Trump 53 miliardi per ricostruire in 5 anni

Il piano alternativo alla riviera immaginata da Trump è stato messo a punto dal mondo arabo trainato dall'Egitto. Al Sisi: "Va approvato perché i palestinesi possano gestire la Striscia"

TiscaliNews   
Il pasto a Gaza durante il Ramadan, il periodo sacro per i palestinesi (Ansa)
Il pasto a Gaza durante il Ramadan, il periodo sacro per i palestinesi (Ansa)

Mentre Israele torna a minacciare di tagliare la luce e l'acqua a Gaza, l'Egitto ha raccolto dietro di sé il mondo arabo per dire no, al massimo livello, all'idea del presidente americano Donald Trump di fare della Striscia una "riviera", ossia un lungomare di lusso senza due milioni di palestinesi. E con un vertice straordinario della Lega araba su Gaza svoltosi al Cairo, il presidente Abdel Fattah al Sisi è riuscito a far passare l'ambiziosa linea che nella Striscia, almeno dalle posizioni di comando, dovrebbe sparire invece Hamas, emanazione dell'arcinemica Fratellanza musulmana, al bando in Egitto. Per fare spazio a un ritorno dell'Autorità palestinese che si è detta pronta a svolgere un ruolo di primo piano nel dopoguerra a Gaza.

La bozza del documento finale del summit, approvato in prima serata dai leader arabi come annunciato da Sisi, riprende la proposta egiziana di lanciare un piano per la ricostruzione della Striscia da 53 miliardi di dollari da realizzare in soli cinque anni. "L'Egitto chiede che questo piano venga approvato affinché il popolo palestinese possa ricostruire il proprio Stato e rimanere sulla propria terra", ha scandito Sisi nella faraonica sala circolare del vertice convocato d'urgenza nella nuova capitale amministrativa egiziana per bloccare sul nascere la soluzione trumpiana per l'enclave palestinese distrutta dalla guerra tra Israele e Hamas

L'esclusione dell'organizzazione islamista palestinese che governa l'enclave dal 2007, secondo il piano egiziano, sarebbe sancita dall'entrata in scena di quello che Sisi ha definito "un comitato amministrativo composto da esperti palestinesi indipendenti e tecnocrati, incaricato di gestire" la Striscia per sei mesi, "in vista del ritorno dell'Autorità Palestinese a Gaza". 

Cosa prevede il piano arabo

Il piano prevede soccorsi d'emergenza, ricostruzione e lo sviluppo economico a lungo termine articolandosi in due fasi e basandosi su un fondo supervisionato a livello internazionale per garantire "l'efficacia" del mega-finanziamento. Una prima fase, di sei mesi, è incentrata sulla rimozione delle macerie, bonifica di ordigni inesplosi e fornitura di alloggi temporanei. 

La seconda fase di ricostruzione, per i restanti quattro anni e mezzo, è a sua volta articolata in due tronconi: il primo fino al 2027 con budget di 20 miliardi di dollari e un secondo fino al 2030 con un costo stimato di 30 miliardi di dollari.

Il piano ha ricevuto subito "con forza" l'appoggio dell'Onu attraverso il discorso del suo Segretario generale Antonio Guterres, e dell'Ue, il cui presidente, Antonio Costa, ha preconizzato che l'Autorità nazionale palestinese "svolgerà un ruolo cruciale nella governance di Gaza". Insomma colmerà il vuoto che dovrebbe essere lasciato da Hamas.
Il presidente palestinese Abu Mazen, al vertice, si è detto pronto a tenere le elezioni entro l'anno prossimo e ha annunciato che le forze di sicurezza palestinesi assumeranno il loro "ruolo dopo aver ristrutturato e unificato i quadri presenti nella Striscia di Gaza" e averli formati in Egitto e in Giordania. Il piano menziona anche la possibilità di una presenza internazionale nei territori palestinesi, attraverso un'eventuale risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Abbas ha anche annunciato la creazione di un incarico di vicepresidente dell'Anp, nonchè un'amnistia destinata ai membri dissenti del suo partito, Fatah.

Intanto, proprio mentre i leader arabi erano riuniti al Cairo, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar ha chiesto la completa demilitarizzazione di Gaza per passare alla seconda fase dell'accordo sulla tregua. Una richiesta subito respinta dall'organizzazione islamista palestinese, secondo la quale il suo disarmo è una condizione inaccettabile, una linea rossa che non può essere superata.

TiscaliNews   
I più recenti
A Gerusalemme proteste anti-governative davanti alla Knesset
A Gerusalemme proteste anti-governative davanti alla Knesset
La Russa arrivato a Pechino, accolto da Hao Ping
La Russa arrivato a Pechino, accolto da Hao Ping
Nuovo raid di Israele contro un'auto in Libano, 'vittime'
Nuovo raid di Israele contro un'auto in Libano, 'vittime'
Libano, '8 morti ieri nei raid di Israele, anche una bimba'
Libano, '8 morti ieri nei raid di Israele, anche una bimba'
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...