Il Papa è stabile, ossigeno senza maschera, non ha febbre. Fonti vaticane: "Nessuna conseguenza dal broncospasmo"
Il Pontefice, ancora in ospedale, sta meglio anche se la prognosi resta riservata. L'Angelus dall'ospedale: "Da qui la guerra sembra ancora più atroce"

Le condizioni cliniche del Papa si sono mantenute stabili anche nella giornata odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata. E' quanto si legge nel Bollettino emesso in serata. Questa mattina il Papa ha partecipato alla messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui, quindi ha alternato il riposo alla preghiera. "Non ci sono delle conseguenze dirette dalla crisi di venerdì scorso. Non c'è una leucocitosi in corso", hanno riferito fonti vaticane, in merito alle 24-48 ore che dovevano decorrere dopo la crisi del broncospasmo per valutare eventuali coinvolgimenti e infezioni su altri organi.
Per la terza domenica consecutiva, Papa Francesco ha inviato il testo scritto dell’Angelus dal Policlinico Gemelli di Roma. "Vi mando questi pensieri ancora dall'ospedale, dove come sapete mi trovo da diversi giorni", ha scritto, ringraziando il personale medico e sanitario che lo assiste. Nel suo messaggio, il Pontefice ha parlato di quanto la fragilità possa diventare un’opportunità di crescita spirituale: "Avverto nel cuore la 'benedizione' che si nasconde dentro la fragilità".
L’appello del Papa per la pace nel mondo
Nel suo messaggio, Papa Francesco ha rinnovato la sua preghiera per la pace. "Da qui la guerra appare ancora più assurda", ha sottolineato, citando in particolare l’Ucraina, la Palestina, Israele, il Libano, il Myanmar, il Sudan e il Kivu. Il Pontefice ha esortato i fedeli a unirsi nella preghiera affinché cessino le violenze in queste aree martoriate.
Il bollettino medico: condizioni stabili, prognosi riservata
Il Vaticano ha diffuso un aggiornamento sulle condizioni di salute del Papa, specificando che ha trascorso un’altra "notte tranquilla" e che il suo quadro clinico resta stabile. Nonostante la polmonite bilaterale, i parametri vitali sono sotto controllo e il Pontefice continua a ricevere le cure necessarie, alternando ossigenoterapia e fisioterapia respiratoria. Il bollettino specifica inoltre che il Santo Padre è vigile e orientato, ha ricevuto l’Eucaristia e ha dedicato momenti alla preghiera.
Bagnasco: "Parlare di dimissioni è fuori luogo"
Il cardinale Angelo Bagnasco ha espresso il suo sostegno al Papa, respingendo ogni ipotesi di dimissioni. "Il collegio cardinalizio è compatto attorno al Papa, pregando per una guarigione veloce e completa", ha dichiarato in un’intervista. Secondo Bagnasco, il ruolo del Pontefice non si misura dalle capacità organizzative, ma dalla sua missione spirituale: "La fede non viene meno se il Papa è in ospedale. È un tipo diverso di presenza, ma è comunque una presenza".
Il Pontefice continua a guidare la Chiesa anche dall’ospedale
Nonostante il ricovero, Papa Francesco resta un punto di riferimento per i fedeli di tutto il mondo. In molte parrocchie si stanno organizzando preghiere speciali, rosari e adorazioni eucaristiche per il Pontefice. L'unità della Chiesa cattolica intorno al suo leader spirituale è un segno di forza e speranza per i credenti.