Scambio fra ostaggi e prigionieri: liberate 4 soldatesse israeliane in cambio di 200 palestinesi
Le donne erano state sequestrate nel blitz di Hamas in 7 ottobre. Sono apparse sorridenti

Incubo finito. Sono state liberate le quattro soldatesse israeliane osservatrici. Hamas ha consegnato alla Croce Rossa a Gaza City le ragazze tenute in ostaggio e liberate oggi nell'ambito dell'accordo di tregua con Israele. Il trasferimento delle quattro donne alla Croce Rossa Internazionale è avvenuta su una gremitissima piazza Palestina, nel cuore di Gaza City, alla presenza anche di centinaia di membri di Hamas ed esponenti di altre fazioni, palestinesi, tra cui la Jihad islamica palestinese.
Le soldatesse, la cui liberazione è stata trasmessa in diretta da Al Jazeera, hanno salutato sorridenti prima di essere accompagnate alle vetture della Croce Rossa. Si tratta di Liri Elbag, 19 anni, Naama Levy, 20 anni, Daniella Gilboa, 20 anni, e Karina Ariev, 20 anni. Insieme ad Agam Berger, 20 anni, ancora prigioniera nella Striscia di Gaza, le quattro soldatesse facevano parte dell'unità di sorveglianza delle Forze di difesa israeliane (Idf) di stanza alla base militare di Nahal Oz al momento dell'attacco di Hamas.
I genitori si stanno dirigendo verso la base militare nei pressi del confine con la Striscia di Gaza, vicino Reem, per incontrare per la prima volta le figlie dopo 477 giorni di prigionia. Lo riferiscono i media israeliani.
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Hamas pubblica i nomi dei 200 prigionieri da liberare
Hamas ha pubblicato la lista di 200 prigionieri palestinesi destinati a essere rilasciati da Israele oggi in cambio di quattro soldatesse israeliane come parte dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta il Guardian, aggiungendo che i 200 prigionieri includono detenuti di lunga data e altri con lunghe condanne.
Hamas ha sottolineato in una dichiarazione che 70 dei 200 detenuti palestinesi che saranno liberati oggi da Israele saranno portati fuori da Gaza e dalla Cisgiordania. Israele prevede che i palestinesi condannati per l'omicidio di israeliani saranno esiliati in via definitiva e non gli sarà consentito tornare in Cisgiordania o a Gaza. Un funzionario palestinese vicino ai colloqui ha detto, citato da Reuters online, che alcuni dei prigionieri liberati saranno rilasciati in Egitto. Alcuni di loro resteranno in Egitto mentre altri potrebbero andare in Algeria, Qatar o Turchia. È probabile che includano militanti condannati per attacchi mortali in Israele che hanno ucciso decine di persone.