Trump sfida i giudici e deporta altri 17 prigionieri in Salvador: il nuovo video shock
Nel filmato si vedono uomini con mani e caviglie incatenate, spinti fuori da un aereo e trasferiti in prigione con un convoglio sorvegliato da polizia e militari. Gli uomini vengono messi in ginocchio e rasati
L'amministrazione Trump sfida la magistratura e invia altri 17 prigionieri nel Salvador nonostante una corte d'appello Usa abbia confermato la sospensione delle espulsioni di venezuelani in base all'Alien Enemies Act of 1798. E in un video in stile hollywoodiano che il dittatore dello stato centroamericano Nayib Bukele ha pubblicato sui social, si vede un aereo militare statunitense che sbarca i prigionieri scortati da soldati mascherati. Gli uomini vengono messi in ginocchio con le mani legate dietro la schiena, mentre sono rasati a forza prima di essere messi dietro le sbarre.
Cos'è l'Alien Enemies Act e perché è una mossa controversa
La legge, risalente al 1798 e utilizzata solo tre volte nella storia (Guerra del 1812, Prima e Seconda guerra mondiale), consente al governo di arrestare, detenere e deportare migranti clandestini provenienti da Paesi considerati una minaccia per la sicurezza nazionale. Questa normativa permette la deportazione senza udienza di asilo o processo nei tribunali dell'immigrazione. Tuttavia, il giudice distrettuale James Boasberg ha sospeso l'ordine per 14 giorni, in attesa dell'esame del ricorso presentato da cinque venezuelani, imponendo il blocco dei voli di deportazione.
Rubio: "Sono criminali violenti"
Il segretario di Stato Marco Rubio ha descritto i 17 detenuti come "criminali violenti" che appartengono a due gang, la MS-13 del Salvador e la Tren de Aragua del Venezuela, che Washington ha dichiarato organizzazioni terroristiche straniere. "Questi criminali non terrorizzeranno più le nostre comunità e i nostri cittadini", ha detto Rubio ringraziando Bukele. Rubio ha detto che i prigionieri includono "assassini e stupratori". Bukele è andato oltre e ha detto che ci sono "sei stupratori di bambini".
Una causa che potrebbe bloccare le deportazioni
La controversia legale continua, con un'azione legale avviata da Democracy Forward e ACLU per conto di cinque venezuelani, trasformata in class action. Se la causa avrà successo, potrebbe servire come precedente legale per bloccare tutte le deportazioni basate sull'Alien Enemies Act, frenando le azioni dell'amministrazione Trump in caso di una sua rielezione.