Nomine Ue: non c'è accordo tra von der Leyen e i leader della maggioranza
Nulla di fatto dopo l'incontro con i leader di Ppe, Socialisti, Renew. Giorgia Meloni: "Per i socialisti e Schlein l'Italia non merita la vicepresidenza"
L'incontro tra Ursula von der Leyen e i capigruppo di Ppe, Socialisti e Renew sulle nomine Ue è terminato in un nulla di fatto. "Non c'è stato accordo", hanno spiegato fonti parlamentari. "Tutti i canali di comunicazione restano aperti", hanno aggiunto fonti socialiste. Le leader di S&D e Renew Iratxe Garcia perez e Valerie Hayer avevano chiesto alla presidente Ue un segnale forte contro l'allargamento a destra della maggioranza. In gioco ci sono la vicepresidente per il commissario italiano Raffaele Fitto e il portafogli per l'ungherese Oliver Varhely.
A proposito delle nomine, la premier Giorgia Meloni si è lamentata su X a proposito dell’opposizione alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente della Commissione: "Signore e signori – ha scritto -, ecco a voi la posizione del gruppo dei socialisti europei, nel quale la delegazione più numerosa è quella del Pd di Elly Schlein: a Raffaele Fitto, commissario italiano, va tolta la vicepresidenza della Commissione che la presidente von der Leyen ha deciso di affidare. L'Italia, secondo loro, non merita di avere una vicepresidenza della Commissione. Questi sono i vostri rappresentanti di sinistra".