Ucraina, Italia tra Paesi che rafforzeranno difesa aerea. Ingresso Kiev nella Nato è "irreversibile"
"L'Ucraina può e fermerà Putin" Così ha detto Biden fra gli applausi degli altri leader della Nato, pronunciando uno dei discorsi più importanti della sua carriera
Gli alleati della Nato hanno concordato sul termine "irreversibile" per definire il percorso dell'Ucraina verso l'adesione al patto. Lo riferiscono fonti diplomatiche alla stampa al media center. Secondo le fonti diplomatiche, la dichiarazione finale - che deve ancora essere approvata formalmente - sosterrà che l'Ucraina si trova "su un percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, compresa l'adesione alla Nato".
Stoltenberg: "Russia non è minaccia militare imminente"
Il Segretario generale dell'Alleanza Atlantica spiega di ''non vedere alcuna minaccia militare imminente da parte della Russia verso nessun Paese della Nato''. E questo perché ''la Russia è ora pienamente concentrata sulla sua guerra in Ucraina''. Tutti i Paesi membri della Nato hanno espresso il loro ''forte sostegno'' all'ingresso dell'Ucraina nell'Alleanza Atlantica, ma ''è troppo presto per dire quando questo avverrà'', aggiunge, evidenziando che ''il pacchetto per l'Ucraina servirà come un ponte solido per la sua adesione alla Nato''. Il segretario generale della Nato si aspetta "che gli alleati approvino un pacchetto di aiuti sostanziale nei confronti dell'Ucraina''. Il pacchetto di assistenza si articolerà in cinque punti.
Nuove difese aeree a Kiev
C’è anche l'Italia tra i cinque Paesi che hanno comunicato l'imminente consegna all'Ucraina di nuove batterie per la difesa antiaerea, sempre più preziose per reagire ai crescenti raid russi. L'annuncio è arrivato in occasione di un evento per celebrare i 75 anni della Nato a Washington, dove è iniziato il vertice dell'alleanza che proprio in questa città fu fondata con i trattati del 1949. "Collettivamente, forniremo all'Ucraina ulteriori sistemi di difesa aerea strategica, comprese batterie Patriot aggiuntive donate da Stati Uniti, Germania e Romania; componenti Patriot donati da Olanda e da altri partner per consentire il funzionamento di una batteria Patriot aggiuntiva; e un ulteriore sistema Samp-T donato dall'Italia", si legge in una nota della Casa Bianca. E gli Stati Uniti riprogrammeranno le consegne pianificate delle vendite militari straniere di intercettori critici per la difesa aerea, così da poter fornire a Kiev centinaia di intercettori aggiuntivi nel prossimo anno.
"L'Ucraina può e fermerà Putin"
Così ha detto Biden fra gli applausi degli altri leader della Nato, pronunciando uno dei discorsi più importanti della sua carriera. Tutti gli occhi erano infatti puntati sul presidente in seguito alle ripetute richieste di ritiro dalla corsa alla Casa Bianca arrivate dal suo stesso partito dopo la disastrosa performance al dibattito. Anche leggendo dal gobbo, Biden è apparso energico e non ha mai perso il filo del discorso, superando così il primo esame sulla sua salute e la sua età. Ma probabilmente per i sette democratici che hanno dichiarato esplicitamente che vorrebbero un passo indietro da Biden, e per tuti quelli che lo hanno fatto solo dietro le quinte, non sarà abbastanza. Quello che chiedono a Biden per dimostrare di essere in grado di correre e vincere sono interventi meno coreografati e più spontanei, risposte dirette a domande non concordate.
Tajani: "Sostegno a Kiev senza se e senza ma"
"Siamo qui con il presidente del consiglio e il ministro della difesa per festeggiare i 75 anni della Nato, che per noi rappresenta un punto di riferimento importante nella della nostra politica estera. Perché la Nato non è soltanto un'organizzazione militare, è un'organizzazione che difende i valori, la libertà, la democrazia é nel mondo, è un'occasione per ribadire il nostro sostegno all'Ucraina senza se e senza ma, pur volendo tutti quanti noi raggiungere la pace": cosi' il ministro degli esteri a margine del summit Nato di Washington. "La Nato - ha sottolineato Tajani - non e' assolutamente in guerra con la Russia, non lo è l'Italia, tant'è che noi italiani abbiamo detto che le armi che noi forniamo all'Ucraina non possono essere utilizzate in territorio russo. Proprio per essere chiari, noi difendiamo il diritto dell'Ucraina alla propria sopravvivenza, difendiamo il diritto all'integrità territoriale dell'Ucraina"