Regno Unito, Francia e Germania: "L'Iran non attacchi Israele". Ita e Lufthansa sospendono i voli per Tel Aviv
Sono già 16.400 i bambini morti nella striscia dall'inizio della reazione israliana all'attacco del 7 ottobre. In tutto le vittime, per lo più civili, sono 39.897. I tre Stati europei "uniti per la de-escalation". L'Iran disposto a riprendere i trattati sul nucleare ma accusa Israele di crimini su Gaza
Regno Unito, Francia e Germania hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui ammoniscono l'Iran a non attaccare Israele, invitandolo ad evitare di far precipitare la regione in una guerra totale e hanno avvertito: "Si assumerà la responsabilità", scrivono i media israeliani. "Siamo profondamente preoccupati per l'acuirsi delle tensioni nella regione e uniti nell'impegno per la de-escalation", si legge nella dichiarazione: "Invitiamo l'Iran e alleati ad astenersi da attacchi che farebbero salire le tensioni mettendo a repentaglio l'opportunità di un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi".
Sono 16.400 i bambini palestinesi morti
Intanto il ministero della Salute di Gaza dà i numeri del massacro di palestinesi che continua dal 7 ottobre per mano israeliana. Sono oltre 16.400 i minori uccisi nella Striscia dalle forze israeliane dall'inizio delle ostilità con Hamas: lo ha reso noto l'ufficio stampa governativo gestito da Hamas, come riporta Al Jazeera. Sul totale di 39.897 vittime, ha precisato Hamas, nel corso di 3.486 attacchi sono morti 16.456 minori e 11.088 donne.
Ita e altre compagnie sospendono i voli per Tel Aviv
Giunge notizia che, per precauzione, alcune compagnie aeree sospendono i voli da e per Tel Aviv. Tra questi c'è l'italiana Ita, che cancella i voli fino al 15 agosto, scrivendo che "in virtù delle evoluzioni geopolitiche in Medio Oriente e al fine di preservare la sicurezza dei propri passeggeri ed equipaggi", fa sapere la compagnia. Vista la situazione "in continua evoluzione". Anche la tedesca Lufthansa, che comprende anche Austrian Airlines e Swiss, ha dichiarato oggi che i suoi voli per Tel Aviv, Teheran, Beirut, Amman e Irbil rimarranno sospesi fino al 21 agosto compreso. Anche la Airfrance, che già li aveva sospesi, rende nota una proroga fino al 21 agosto.
La tensione in Medioriente resta alta. In attesa dell'attacco rappresaglia dell'Iran a Israele, gli Stati Uniti hanno inviato un sottomarino nucleare e accelerato l'arrivo di una seconda portaerei d'attacco nella regione. Lo ha affermato il Pentagono in una dichiarazione. Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha spiegato che la decisione è una risposta ai timori di un conflitto regionale più ampio e dimostra la determinazione degli Usa ad aiutare Israele. Gli Stati Uniti, ha detto Austin, "prenderanno ogni misura possibile" per difendere il loro alleato.
Addestramento nei pressi dell'Italia
Secondo la Marina Militare, nei giorni scorsi l'USS Georgia, un sottomarino a propulsione nucleare armato di missili da crociera, ha operato nel Mar Mediterraneo, dove ha completato un addestramento nei pressi dell'Italia. Austin ha ordinato al sottomarino di entrare nelle acque del Medio Oriente, ha affermato il Pentagono.
Il movimento dei sottomarini missilistici statunitensi viene raramente rivelato pubblicamente e le imbarcazioni a propulsione nucleare operano in una segretezza pressoché totale. L'annuncio del movimento di un sottomarino è un chiaro messaggio di deterrenza all'Iran e ai suoi alleati, che secondo gli Stati Uniti e Israele si stanno preparando a un potenziale attacco su larga scala contro Israele.
Austin ha anche ordinato alla portaerei USS Abraham Lincoln di accelerare il suo transito verso il Medio Oriente. Il gruppo d'attacco Lincoln è composto dalla portaerei, che trasporta jet da combattimento F-35C, e da diversi cacciatorpediniere. Si unirà alla portaerei USS Theodore Roosevelt, già operativa nelle acque del Medio Oriente da diverse settimane, conferendo agli Stati Uniti una presenza formidabile nella regione.
Iran: ripresa dei colloqui sul nucleare è possibile
"Se tutte le parti dell'accordo sul nucleare manterranno i loro impegni, contribuiranno a costruire la fiducia reciproca e a salvaguardare gli interessi bilaterali, potranno riprendere i colloqui sul rilancio dell'accordo sul nucleare, così come su altre questioni bilaterali": lo ha detto ieri sera il presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, in una conversazione telefonica con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. Riferendosi alle tensioni regionali, Pezeshkian ha sottolineato che "i doppi standard da parte degli Stati Uniti e di alcuni Paesi occidentali hanno incoraggiato il regime sionista a commettere terrore e crimini a Gaza e nei Paesi della regione".