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Nato: l'adesione dell'Ucraina alla Nato è solo questione di tempo. Meloni: "Dal summit mi aspetto unità e sostegno a Kiev"

L'Alleanza atlantica alza la voce contro Vladimir Putin . La premier al suo arrivo commenta l'attacco all'ospedale di Kiev: "Immagini spaventose" . E sulle elezioni in Francia: "Nessun vincitore". Crosetto: "Ci aspettano tempi difficili, serve alleanza forte e che non si arrocchi"

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Nato: l'adesione dell'Ucraina alla Nato è solo questione di tempo. Meloni: 'Dal summit mi aspetto...
Zelenesky e la premier Giorgia Meloni (Ansa)

"Rimane, convinto, il sostegno all'Ucraina a cui oggi torniamo a confermare la nostra concreta vicinanza e la piena volontà di essere al suo fianco nel grande sforzo di resistenza che sta compiendo. L'Italia, tra i Paesi fondatori della Nato, quest'anno esercita la presidenza di turno del G7 e sente forte l'esigenza di condividere questa responsabilità". E' quanto ha affermato il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, in un passaggio del suo intervento al panel dei leader dei Parlamenti del Nato Parliamentary Summit a Washington.

Intanto Volodymyr Zelensky è arrivato a Washington per partecipare al vertice Nato. Lo ha annunciato lo stesso presidente ucraino. "Stiamo lottando per avere più sistemi di difesa aerea per l'Ucraina e sono fiducioso che ci riusciremo. Stiamo anche cercando di assicurarci più aerei, compresi gli F-16. Inoltre, stiamo spingendo per maggiori garanzie di sicurezza per l'Ucraina, comprese armi, aiuti finanziari e sostegno politico", ha detto su X il presidente ucraino. "Sollecitiamo azioni decisive da parte degli Stati Uniti e dell'Europa - azioni che rafforzeranno i nostri guerrieri".

 

Giorgia Meloni a Washington per il vertice Nato.

La presidente del Consiglio, è atterrata alla base militare di Andrews, accolta dall'Ambasciatrice d'Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, e dal Rappresentante Permanente d’Italia presso il Consiglio Atlantico, Marco Peronaci, in vista della partecipazione al vertice in programma a Washington da oggi 9 luglio fino all'11 luglio.

"Le mie aspettative" sul vertice che si aprirà a Washington "sono che la Nato mandi un messaggio di unità e un messaggio sulla capacità di adattarsi a mondo che sta cambiando. L'Italia porta l'attenzione necessaria sul fronte Sud e credo sia una dimostrazione di come l’Alleanza sappia immaginare il suo ruolo in un sistema complesso. Chiaramente" verrà confermato il "sostegno all'Ucraina che sicuramente non mancherà. Sono soddisfatta dal lavoro fatto finora", ha detto Meloni.

Le bombe sull'ospedale

Quindi un riferimento all'ultimo attacco della Russia: "Le immagini di bambini malati oncologici per strada a seguito del bombardamento" dell'ospedale pediatrico a Kiev "sono spaventose e penso che offrano una dimensione della reale volontà rispetto a una certa propaganda russa di cercare una soluzione pacifica. Quando si aggredisce la popolazione civile con questa veemenza e ci si accanisce su bambini decisamente i segnali che arrivano sono altri".

La Francia

Commentando infine le elezioni in Francia, Meloni piega che "la lettura della sconfitta del Rassemblement national mi sembra semplicistica: nessuno può cantare vittoria. C'erano tre schieramenti, nessuno dei tre schieramenti è in grado di governare da solo e all'interno di alcuni di questi schieramenti ci sono differenze molto evidenti, quindi vedremo che cosa accadrà. Il risultato del ballottaggio è che nessuno ha vinto le elezioni. La formazione del governo non sarà facile. Per esperienza personale dico che è più facile governare quando si condividono delle idee piuttosto che quando si condivide un nemico. Noi eravamo abituati a un tempo in cui l'Italia aveva un governo molto instabile in un'Europa che aveva governi molto solidi, oggi vediamo un'Italia con un governo molto solido in un Europa in cui ci sono governi molto instabili e questo deve renderci orgogliosi.

A Washington anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto

"I tempi che abbiamo davanti sono probabilmente più difficili di quelli che abbiamo alle spalle, quindi serve una Nato forte, che sappia allargarsi e non arroccarsi, che sappia farsi portatrice dei valori che l'hanno costruita: democrazia, diritto internazionale, dialogo, costruzione di ponti e non distruzione", dice Crosetto. Per la Nato "c'è il tema della sicurezza del mondo che in qualche modo è messa in pericolo dalle autocrazie che ritengono che il diritto internazionale possa essere superato dal diritto della forza. E' una cosa che non possiamo accettare e su cui l'Italia si impegna per costruire un ruolo degli organismi sovranazionali. Avremmo bisogno di un'Onu più forte di quello degli ultimi anni, quando è stato bloccato dai veti incrociati, c'è bisogno di costruire un luogo internazionale per parlare di pace, regole, diritto che è l'unico modo per far cessare le armi o il diritto del più forte", aggiunge.

L'adesione dell'Ucraina alla Nato è solo una questione di tempo

L'adesione dell'Ucraina alla Nato sembra ormai solo una questione di tempo. All'indomani dei nuovi terribili attacchi della Russia contro un ospedale pediatrico a Kiev, al suo 75esimo summit a Washington l'Alleanza atlantica alza la voce contro Vladimir Putin rafforzando il suo impegno nei confronti di Volodymyr Zelensky e garantendogli il tanto agognato ingresso nel patto difensivo più potente e duraturo della storia. Secondo quanto hanno rivelato due funzionari a Politico, nella dichiarazione finale del vertice la Nato userà il termine "irreversibile" per definire il percorso di Kiev verso l'adesione, stabilendo questa volta nero su bianco una scadenza. "Non si tratta di se ma di quando", aveva dichiarato qualche settimana fa Joe Biden e ora, sotto la sua guida, l'Alleanza sta per compiere un decisivo passo in avanti.

Nella bozza, che sarà finalizzata e pubblicate nelle prossime 24 ore, si dichiara infatti esplicitamente che, una volta attuate tutte le riforme democratiche, l'Ucraina sarà "a tutti gli effetti" il 33esimo membro della Nato. Una svolta storica per il Paese di Zelensky e il peggiore degli incubi per la Russia, che ha già avvertito di voler seguire il summit "il più attentamente possibile". "L'Alleanza vede la Russia come suo nemico e avversario e partecipa al conflitto in Ucraina, lottando per l'Ucraina", ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

Basterebbe la garanzia di adesione per rendere memorabile questo vertice di Washington, ma per il presidente ucraino le buone notizie potrebbero non finire qui. Secondo fonti dell'amministrazione americana, infatti, tra i nuovi aiuti militari Usa che saranno annunciati in questi giorni potrebbero esserci Patriot e F16. "Stiamo facendo e faremo sempre di tutto perché i terroristi russi perdano", ha dichiarato Zelensky al suo arrivo nella capitale americana. Il segretario generale dell'Alleanza Jens Stoltenberg ha da parte sua condannato il massiccio attacco russo di lunedì sottolineando che in questi giorni "saranno prese decisioni per rafforzare ulteriormente il nostro sostegno a Kiev: la Russia deve accettare una soluzione in cui l'Ucraina prevalga come nazione sovrana e indipendente".

Oltre alla creazione di un comando Nato a Wiesbaden, in Germania, per coordinare aiuti, addestramento e logistica per Kiev, gli altri punti fondamentali che il vertice negli Stati Uniti intende finalizzare per blindare l'Ucraina anche in caso di un cambio alla Casa Bianca sono la creazione di un fondo per assicurare un flusso di denaro continuo a Kiev e il trasferimento a Bruxelles, nel quartier generale della Nato, del coordinamento del Gruppo di contatto. Infine, attribuire più poteri al generale Christopher Cavoli, a capo del Comando supremo delle potenze alleate in Europa, un uomo di Biden che gli alleati intendono far rimanere al suo posto, rafforzato, anche in caso di vittoria di Donald Trump. Con il rischio non così remoto che il nuovo inquilino della Casa Bianca non sia né propenso a continuare a fornire aiuti all'Ucraina né a tollerare che gli Stati Uniti spendano di più per la difesa, Stoltenberg ha annunciato che gli alleati firmeranno un impegno ad aumentare i loro investimenti.

D'altra parte quando Biden si è insediato erano soltanto 9 i Paesi che spendevano il 2% del Pil, oggi sono oltre 23. "Il 2% è il minimo, dobbiamo fare di più", ha ammonito il segretario generale al Forum dell'industria della difesa ricordando che dieci anni fa erano soltanto due gli alleati che investivano quella percentuale. "Il principale obiettivo della Nato è la pace, la prevenzione della guerra grazie alla deterrenza. Questo è possibile soltanto investendo nella difesa".

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