Martina accoltellata dall’ex è ancora a rischio vita, il padre: “Non lo ha denunciato perché temeva di rovinarlo”
Mohit Verma Kumar, ingegnere informatico norvegese, non accettava che lei lo avesse lasciato. La ragazza lo aveva bloccato sui social e, quando il 24enne aveva cercato di raggiungerla di nuovo via mail, aveva minacciato di rivolgersi alla polizia, ma poi aveva preferito non sporgere denuncia
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"E’ ancora a rischio vita" Martina Voce, la 21enne fiorentina colpita con 30 coltellate dall'ex fidanzato nel negozio di Oslo, in Norvegia, dove la ragazza lavorava. Adesso la giovane si trova ricoverata in ospedale in gravi condizioni ma i “medici sono molto fiduciosi”, ha dichiarato il padre della ragazza. A strappare la ragazza dalla follia omicida di Mohit Verma Kumar, 24 anni, ingegnere informatico norvegese di origini indiane, sono stati i suoi colleghi che sono riusciti a disarmare l'aggressore.
Le condizioni di Martina Voce
In un’intervista rilascita a la Repubblica Carlo Voce, il padre della ragazza, ha parlato delle condizioni di Martina. “Ha superato un collasso dovuto alle emorragie, che è stato risolto. In questo ospedale sono molto bravi, sono rapidi ed efficienti. Fortunatamente è curata molto bene. È molto dura ma bisogna andare avanti e farsi forza. Forza”, ha spiegato l’uomo rivelando che la prognosi resta riservata. “Dopo i due interventi che le hanno già fatto, ne sono stati già programmati altri. La opereranno rapidamente alle mani e dietro la testa. Per fortuna le lesioni non hanno coinvolto organi vitali. Il problema sono le infezioni che potrebbero partire dalle ferite. Intanto Martina è sedata, ha spiegato.
"Non accettava la separazione"
Dopo una storia d'amore durata due anni, a settembre 2024, Martina aveva deciso di interrompere la relazione. La 21enne lo aveva lasciato perché non era più innamorata e "non voleva prenderlo in giro", ha raccontato il papà. Ma lui non aveva accettato questa decisione e per questo motivo aveva continuato a scriverle tentando un riavvicinamento. Lei lo aveva bloccato sui social e, quando il 24enne aveva cercato di raggiungerla di nuovo via mail, aveva minacciato di rivolgersi alla polizia. Lei però aveva preferito non sporgere denuncia.
"Non aveva voluto denunciarlo"
"Non l'aveva denunciato per non rovinarlo”: ha rivelato il padre di Martina. “Mi ha detto: ‘No babbo, perché si rovina, lo roviniamo, poi qui a Oslo sono molto severi su queste cose. Non sta facendo nulla, non è un problema'”, ha ricordato ancora l'uomo. La situazione sembrava essersi risolta, fino allo scorso venerdì, quando il giovane è entrato nel negozio con l'intenzione di toglierle la vita.
L’aggressione
L'aggressione sarebbe avvenuta nel primo pomeriggio di domenica scorsa: Kumar si è scagliato contro la studentessa con un coltello da cucina, colpendola all'altezza del collo, sulle mani, sulle braccia, al volto. A quel punto, mentre il 24enne continuava a menare fendenti, due colleghi, rimasti a loro volta feriti, sono intervenuti e uno di loro nella colluttazione ha accoltellato l'aggressore riuscendo così a bloccarlo.
Salvata dai colleghi
Se non fosse stato per l’intervento tempestivo di chi era al lavoro con lei, in particolare di un ragazzo di nome Oliver, probabilmente Martina Voce sarebbe stata ammazzata dall’ex fidanzato. L’intervento determinante dei colleghi è stato sottolineato anche dall’amministratore delegato della catena di negozi per cui la ragazza lavorava: “Senza di loro sarebbe morta”.