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"Khamenei convinto dal neopresidente a rinviare la rappresaglia" ma "attaccherà Israele con più forza che in aprile"

Israele intanto teme la black cloud, attacco multiplo in contemporanea nei prossimi giorni. Media: 'Teheran ha pianificato di colpire punti strategici'

di Tiscali News   
'Khamenei convinto dal neopresidente a rinviare la rappresaglia' ma 'attaccherà Israele con pi...

Secondo il quotidiano kuwaitiano Al-Jarida, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian avrebbe convinto la Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, a rinviare il previsto attacco a Israele a dopo la formazione del nuovo governo. Intanto gli Stati Uniti avrebbero aperto una linea diretta con l'Iran, chiedendo a Teheran di ritardare la rappresaglia per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh di almeno due settimane. L'Iran avrebbe acconsentito, come risultato dell'apertura del contatto diretto nel fine settimana.

"Iran vuole attaccare con più forza"

Secondo l'apparato di sicurezza israeliano, l'Iran è intenzionato a mantenere le promesse di punizione per gli assassini del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran attaccando con più forza di quanto ne abbia usata in aprile, quando lanciò centinaia di missili e droni, ma avvertendo prima. Lo riferisce la tv pubblica Kan. Le valutazioni del sistema di difesa israeliano prevedono che la repubblica islamica abbia pianificato un attacco più ampio, con obiettivi in alcuni punti strategici sensibili. Secondo uno scambio di messaggi e minacce tra Iran e Israele, i prossimi giorni saranno estremamente tesi, ha riportato Kan.

Israele teme la black cloud

Gli alti funzionari dell'apparato di difesa israeliano hanno messo in guardia sul cambiamento strategico in Medio Oriente, poiché Libano, Iraq, Yemen e Iran operano in coordinamento congiunto: fino a nuovo avviso il sistema di sicurezza è in allerta per affrontare quella che è stata definita la 'black cloud', la nuvola nera di un eventuale attacco multiplo in contemporanea. Lo riferisce il Jerusalem Post, aggiungendo che secondo le fonti, Teheran starebbe optando per una "battaglia di logoramento" piuttosto che un'ampia risposta militare. Gli Usa, riferisce il JP sono in continuo contatto con l'apparato di sicurezza israeliano anche su questi timori: il ministro della Difesa Yoav Gallant ha avuto oltre 100 colloqui con il suo omologo, il segretario alla Difesa Lloyd Austin, dall'inizio della guerra, e nelle ultime settimane hanno parlato al telefono anche due volte al giorno.

 

di Tiscali News   
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