Israele fa staccare l'elettricità a Gaza, Hamas: "E' un ricatto". Martedì riprendono i negoziati. Nuovi raid nella Striscia
Il ministro dell'Energia di Tel Aviv assicura che "la guerra sarà più intensa". Protesta la Germania: "Netanyahu viola il diritto internazionale"

Il mese del Ramadan è iniziato e a Gaza gli aiuti umanitari sono ancora fermi alle frontiere. Ma non basta la questione umanitaria a Israele per fare pressione per il rilascio dei suoi ostaggi nelle mani Hamas: domenica il governo ha anche dato ordine di staccare l'elettricità. Gaza resta al buio e senza la possibilità di desalinizzare l'acqua. Il limite viene sempre spostato un po' più in là mentre martedì a Doha in Qatar ripartono i negoziati per rinnovare il cessate il fuoco e dare il via alla seconda parte dell'accordo.
Riprendono i negoziati
Al tavolo prenderà parte anche Steve Witkoff, una delegazione israeliana di cui fanno parte il responsabile del governo per la liberazione degli ostaggi, Gal Hirsch, un alto funzionario dello Shin Bet, noto come "M", e il consigliere politico del premier Benjamin Netanyahu, Ophir Falk. Hamas protesta per la decisione di staccare la corrente elettrica definendola "soluzione a buon mercato". Ma Israele, per tutta risposta promette che la guerra riprenderà presto, "molto più intensa". E l'obiettivo, dice il ministro delle Finanze di Tel Aviv, Bezalel Smotirch, è quello di "occupare Gaza" e riportare a casa gli ostaggi, dopo aver distrutto Hamas.
Nuovi raid nella Striscia
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato attacchi aerei contro 'terroristi' stavano seppellendo ordigni esplosivi nel terreno nella Striscia di Gaza, dove è in vigore una tregua tra Israele e Hamas dal 19 gennaio. Lo scrive l'Idf su Telegram. "In precedenza tre terroristi sono stati avvistati vicino alle truppe dell'esercito nella zona di Nuseirat, mentre cercavano di nascondere un ordigno esplosivo nel terreno", ha detto l'esercito in una nota. "L'aeronautica ha effettuato un attacco e gli obiettivi sono stati colpiti", ha aggiunto. In una dichiarazione separata, l'esercito ha affermato che "diversi terroristi" sono stati l'obiettivo di un altro attacco aereo a Shujaiya, un quartiere a est di Gaza City, nel nord del territorio palestinese, dopo essere stati avvistati mentre seppellivano un ordigno esplosivo vicino ai soldati israeliani.
La Germania protesta: si viola il diritto internazionale
Ma arrivano proteste dalla comunità internazionale. "Proprio nel mese del Ramadan è disastrosa la limitazione di rifornimenti di generi alimentari e di acqua. Negare l'accesso agli aiuti umanitari non è un mezzo legittimo di pressione", ha detto una portavoce del ministero degli Esteri tedesco nel corso della conferenza stampa di governo del lunedì che ha definito "inaccettabile e contraria al diritto internazionale" il taglio dell'energia elettrica necessaria per gli impianti di desalinizzazione dell'acqua.
Gli Usa: possibilità di un nuovo accordo
A quell'orecchio Israele non sente: l'unico obiettivo resta riportare a casa gli ostaggi e "assicurarsi che il giorno dopo Hamas non ci sia", ha detto il ministro dell’Energia, Eli Cohen, dopo aver ordinato alla Israel Electric Corporation di chiudere la fornitura verso Gaza. Ma l'inviato di Donald Trump per gli ostaggi, Adam Boehler, forse lascia uno spiraglio quando dice, in un'intervista alla Cnn, di vedere la possibilità di un nuovo accordo che porti alla liberazione di tutti i prigionieri: "Penso che qualcosa potrebbe esserci tra poche settimane – ha spiegato – Direi che c’è abbastanza per fare un accordo fra quello che Hamas vuole e ha accettato e quello che Israele vuole e accetta".
Palestinesi usati come scudi umani dalle Idf: le indagini
Secondo quanto scrive Haaretz, la polizia militare dell'Idf ha avviato indagini su almeno sei casi in cui le truppe operative nella Striscia di Gaza hanno utilizzato palestinesi come scudi umani. Durante la guerra sono stati segnalati diversi casi di soldati che hanno inviato palestinesi detenuti a perquisire edifici e tunnel prima che lo facessero le truppe, mettendo a repentaglio le loro vite. L'esercito ha più volte dichiarato che "l'Idf agisce in conformità con il diritto internazionale e i valori militari. Le istruzioni alle truppe proibiscono chiaramente l'uso di scudi umani o di costringere civili a partecipare a missioni militari. I protocolli e le linee guida sull'argomento sono stati regolarmente chiariti per i soldati sul campo durante la guerra. Le affermazioni di condotta che non rispettano le linee guida e i protocolli vengono esaminate".