Tiscali.it
SEGUICI

Israele si prepara a occupare Gaza, il piano degli aiuti "gestito da una società Usa". Il viaggio "ultimatum" di Trump

Nonostante le proteste dell'Onu, Netanyahu va avanti con il suo progetto per Gaza che prevede l'occupazione permanente di parte della Striscia a meno che non si raggiunga un accordo per gli ostaggi

TiscaliNews   
Distribuzione del cibo a Gaza (Ansa)
Distribuzione del cibo a Gaza (Ansa)

Gli occhi del mondo puntati su Tel Aviv, dopo che il governo di Benjamin Netanyahu ha comunicato che l'offensiva finale contro Gaza è pronta a partire, a seguito dell'approvazione di un piano dal gabinetto di guerra. Ma prima che l'operazione che porterà all'occupazione permanente di Gaza, l'espulsione di parte dei palestinesi e il confinamento di chi rimarrà nel Sud della Striscia, il governo aspetterà che Donald Trump abbia finito il suo viaggio nei Paesi del Golfo, previsto dal 13 al 16 maggio e durante il quale non andrà in Israele. Che sarà anche una finestra temporale per l'ultimatum di Israele a Hamas: un accordo sulla tregua e la liberazione degli ostaggi nei prossimi dieci giorni, altrimenti si scatenerà l'operazione "Carri di Gedeone" (figura biblica nota per aver guidato un piccolo esercito israelita contro un nemico numericamente superiore, riuscendo a sconfiggerlo).

Ma prima di tutto, l'operazione comporta che l'intera popolazione del nord di Gaza e del centro venga evacuata in massa nel sud, tra il corridoio Morag e il Filadelfia dove saranno realizzate strutture per accoglierli. Successivamente Israele introdurrà aiuti umanitari nella Striscia, sarà attuato un piano umanitario che distinguerà chiaramente tra Hamas e civili, la distribuzione avverrà attraverso società private, probabilmente americane. E Trump appoggia tutto questo. "Aiuteremo la gente di Gaza a ricevere del cibo. Hamas lo sta rendendo impossibile", ha detto il tycoon, dando di fatto carta bianca a Netanyahu. Il piano aiuti è stato criticato fortemente dall'Onu, che controlla il sistema di distribuzione degli aiuti a Gaza, e da tutte le organizzazioni internazionali coinvolte. Ma il progetto israeliano prevede che la gestione degli aiuti sia affidata una fondazione internazionale, appoggiata da vari Paesi ed enti filantropici, e la logistica di tutto questo organizzata da una compagnia Usa.

Il piano: aiuti sotto stretto controllo

"Li aiuteremo ad avere il cibo. Sono affamati", ha confermato il presidente Trump puntando il dito su Hamas che "li tratta molto male". Il capo di stato maggiore Eyal Zamir ha chiarito che non si tornerà ai livelli precedenti di circa 650 camion al giorno, ma verranno forniti solo beni essenziali sotto stretto controllo. E ha ribadito che l'Idf non prenderà parte alla distribuzione, come già concordato con Netanyahu. Il primo ministro è intervenuto solo nel pomeriggio, con un breve video: "Lanceremo un'operazione massiccia a Gaza. Per sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi. Ci sarà uno spostamento della popolazione per proteggerla. Questa volta l'esercito non entrerà e uscirà da Gaza come in passato, le forze di riserva saranno mobilitate per rimanere nel territorio occupato", ha affermato.

Il rischio di perdere gli ostaggi

Nei giorni scorsi, e a ridosso della riunione di gabinetto Zamir ha avvertito il premier e i ministri dei rischi: "Israele potrebbe perdere gli ostaggi se lancia un'operazione su larga scala nella Striscia", ha messo in chiaro. Un pericolo, questo, che non sembra preoccupare il ministro di ultradestra Bezalel Smotrich, il quale durante le accese discussioni notturne del gabinetto politico, e lo scontro con il capo dell'Idf, ha sostenuto che la guerra andrebbe sfruttata per ristabilire gli insediamenti israeliani nella Striscia, smantellati nel 2005 con decisione unilaterale dall'allora premier Ariel Sharon. Posizione non nuova ma che oggi ha esasperato ulteriormente gli animi. Familiari dei rapiti e decine di manifestanti hanno bloccato le strade che portano agli uffici del governo a Gerusalemme, con scontri tra i dimostranti e la sicurezza. A dimostrazione del clima sempre più pesante che sta vivendo il Paese.

Bucato il sistema di difesa israeliano: colpito dagli Houthi l'aeroporto di Tel Aviv

Lunedì sera a stretto giro i caccia israeliani hanno risposto al missile lanciato il giorno prima dagli Houthi che ha bucato i sistemi di difesa colpendo l'aeroporto di Tel Aviv: 50 bombe hanno distrutto il porto di Hodeida, nello Yemen. Lo scalo marittimo dove arrivavano le armi inviate dall'Iran. Con un avvertimento: "Raid massiccio, non sarà l'ultimo. I giochi sono finiti", ha minacciato una fonte della sicurezza israeliana, confermando che pure gli Usa hanno preso parte all'operazione.

Le proteste a Gerusalemme

La giornata si era aperta con la dichiarazione di un funzionario rimasto anonimo, ma "molto vicino all'esecutivo di Gerusalemme", che ha gettato nel panico i familiari degli ostaggi: il piano per Gaza elaborato dai generali dell'Idf prevede la "conquista della Striscia" e il mantenimento del territorio catturato. Frase rimbalzata nei titoli dei principali media di Israele (anti-Netanyahu e anti-governo). La tensione, già alta nel Paese, è salita alle stelle. Le famiglie hanno raggiunto la Knesset per protestare e chiedere ai riservisti di rifiutarsi di combattere.

A mezzogiorno gli alti gradi dell'esercito hanno ritenuto necessario fornire all'opinione pubblica chiarimenti sui contenuti del piano parlando con Yedioth ahronoth, il giornale più letto del Paese. "Il programma per l'espansione dell'operazione a Gaza è ampio ma comunque limitato: esclude esplicitamente le aree dove si ritiene che ci possa essere presenza di ostaggi. Non abbiamo intenzione di entrare in quelle zone", hanno spiegato gli ufficiali. "La nuova fase includerà soprattutto il passaggio da incursioni a una presa di controllo di porzioni di territorio (ma non dell'intera Striscia), bonifiche dei tunnel, di cui solo un quarto è stato finora neutralizzato", hanno detto.

 

TiscaliNews   
I più recenti
Onu recupera equivalente di 90 camion di aiuti a Gaza
Onu recupera equivalente di 90 camion di aiuti a Gaza
Londra, William e Kate a un garden party
Londra, William e Kate a un garden party
Spagna, ucciso l'ex parlamentare ucraino filo-russo Portnov
Spagna, ucciso l'ex parlamentare ucraino filo-russo Portnov
Agguato di Trump a Ramaphosa su genocidio bianco nello Studio Ovale
Agguato di Trump a Ramaphosa su genocidio bianco nello Studio Ovale
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...