Israele prosegue i raid su Rafah dopo la decisione dell'Aja
Testimoni palestinesi e squadre dell'Afp hanno riferito di attacchi israeliani sulla città meridionale e su Deir al-Balahe

Israele ha continuato i suoi bombardamenti sulla Striscia di Gaza, inclusa Rafah, nonostante l'ordine della Corte internazionale di giustizia dell'Aja di "fermare immediatamente" la sua offensiva militare nella città meridionale. Testimoni palestinesi e squadre dell'Afp hanno riferito di attacchi israeliani a Rafah e nella città centrale di Deir al-Balah. "Speriamo che la decisione della corte faccia pressione su Israele affinché ponga fine a questa guerra di sterminio perché qui non è rimasto più nulla", ha detto all'Afp Oum Mohammad Al-Ashqa, una donna palestinese di Gaza City sfollata a Deir al-Balah.
La sentenza della corte dell’Aja
La Corte dell'Aja si è espressa, su richiesta del Sudafrica, ordinando il cessate il fuoco a Gaza e in particolare si è pronunciata per la sospensione dell'offensiva israeliana sulla città di Rafah. Quindici giudici hanno deliberato in tal senso. Inoltre è stata richiesta l'apertura del valico di frontiera di Rafah, al fine di garantire l'assistenza umanitaria necessaria, e l'accesso nella Striscia agli inquirenti. L'Aja ha chiesto a Hamas il “rilascio immediato e incondizionato” degli ostaggi israeliani.
La dura risposta di Ben-Gvir all'Aja
La replica del Ministro della sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben-Gvir: “Sentenza irrilevante, Corte antisemita, la risposta è occupare Rafah”. Sono queste le parole pronunciate dal politico israeliano in seguito alla sentenza emessa dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aja. A Israele è stato imposto di fermare l'offensiva militare a Rafah e a Hamas di rilasciare immediatamente gli ostaggi.