Accordo fallito, il ministro: "Nessun aiuto entrerà più a Gaza". Le accuse di Msf: "Una fossa comune". E gli Usa inviano armi
Israel Katz afferma che il blocco del cibo è "uno degli strumenti principali" di guerra. Nuovi raid: 11 morti tra cui bambini. Aerei Usa in viaggio verso Israele con il materiale bellico che Biden aveva bloccato

Dopo il no di Hamas all'accordo con Israele per il cessate il fuoco - che secondo il gruppo combattente che governa Gaza era un imbroglio perché Tel Aviv non vuole fermare le ostilità - sembra tramontare ogni possibilità di porre fine alle operazioni militari nella Striscia, dove si contano ormai oltre 50.944 vittime e 116.156 feriti. Gaza è blindata e presidiata dalle forze armate israeliane. E, stando a quanto sostiene il ministro della Difesa, Israel Katz, il governo non ha alcuna intenzione di riprendere gli aiuti umanitari nella Striscia in questa fase. "Come ho detto nella mia dichiarazione, la politica di Israele è chiara e nessun aiuto umanitario entrerà a Gaza", ha affermato, come riporta il Times of Israel.
La fame come arma di guerra
Katz afferma che impedire l'ingresso degli aiuti a Gaza è "uno degli strumenti principali" utilizzati per fare pressione su Hamas, "oltre alle altre misure che Israele sta adottando". "Nella realtà attuale, nessuno porterà aiuti umanitari a Gaza e nessuno si prepara a farlo", afferma. Ieri il ministro della Difesa si è recato nel Nord della Striscia per accompagnare il presidente Benjamin Netanyahu che poi è tornato sugli obiettivi che il governo si è dato: "Insistiamo affinché Hamas liberi i nostri ostaggi e raggiungeremo tutti gli obiettivi della guerra grazie ai nostri coraggiosi combattenti, che stanno facendo un lavoro straordinario, Hamas riceverà ancora più colpi".
"Gaza trasformata in una fossa comune"
A questa dichiarazione di intenti, risponde Medici senza frontiere, l'organizzazione umanitaria presente nel territorio di Gaza che accusa Israele di bloccare l'ingresso degli aiuti essenziali, affermando che non esiste un luogo sicuro per i palestinesi o per coloro che cercano di aiutarli. "Gaza è stata trasformata in una fossa comune per i palestinesi e per coloro che accorrono in loro aiuto", ha dichiarato Amande Bazerolle, coordinatrice delle emergenze di Msf.
Ancora raid: 11 morti tra cui donne e bambini
Non si fermano intanto i raid israeliani. L'agenzia di protezione civile di Gaza ha riferito che nelle prime ore di oggi hanno perso la vita almeno 11 persone, tra cui donne e bambini. Un raid aereo prima dell'alba a Gaza City ha ucciso 10 persone, tra cui diverse donne e bambini, secondo il portavoce dell'agenzia di protezione civile, Mahmud Bassal. In un altro attacco, un bambino è stato ucciso nella città meridionale di Khan Yunis, hanno riferito le squadre di soccorso.
Armi americane a Israele per le operazioni a Gaza e per possibili ostilità con l'Iran
Una serie di voli cargo statunitensi C17 ha trasportato base aerea di Nevatim, in Israele, bombe MK-84 e missili intercettori destinati alle batterie Thaad provenienti da basi statunitensi in tutto il mondo. Lo riferisce la tv pubblica Kan rivelando che le forniture sono destinate sia al proseguimento delle operazioni nella Striscia di Gaza che a una possibile offensiva contro l'Iran, da condurre congiuntamente agli Stati Uniti se i negoziati tra Washington e Teheran dovessero fallire. Secondo la tv israeliana, si tratta di armi il cui trasferimento era stato precedentemente congelato dall'amministrazione Biden e poi autorizzato dal presidente Donald Trump. Entro il prossimo mese, gli Stati Uniti intendono rifornire nuovamente i magazzini israeliani svuotati durante i mesi di guerra.