Ad Hama una Vigilia carica di tensione, dato alle fiamme l’albero di Natale: proteste dei cristiani a Damasco
La forte protesta dei cattolici che rivendicano i propri diritti: in centinaia scendono in piazza intonando slogan per la difesa della libertà religiosa
Dopo l’incendio di un albero di Natale a Suqaylabiyah, nella regione centrale di Hama, centinaia di cristiani si sono radunati nelle strade di Damasco per manifestare il loro dissenso. I dimostranti, indignati per l’episodio, hanno marciato verso la sede del Patriarcato ortodosso nel quartiere di Bab Sharqi, intonando slogan in difesa della libertà religiosa. “Se non ci è permesso di vivere la nostra fede cristiana nel nostro Paese, come facevamo prima, allora non apparteniamo più a questo posto”, ha dichiarato uno dei partecipanti alla manifestazione, esprimendo il sentimento di frustrazione della comunità.
L’incendio dell’albero di Natale a Hama
Le proteste sono scoppiate in seguito alla diffusione di un video che mostra alcuni uomini incappucciati appiccare il fuoco a un albero di Natale nella città a maggioranza cristiana di Suqaylabiyah. L'episodio ha suscitato sdegno sia tra i cristiani che tra le autorità siriane, alimentando le tensioni in una regione già segnata da anni di conflitto.
L’Osservatorio siriano: “Colpa dei combattenti di Ansar al-Tawhid”
Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, dietro l’incendio ci sarebbero combattenti stranieri affiliati al gruppo islamico Ansar al-Tawhid. L’episodio è stato condannato anche da un leader religioso del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts), che ha promesso punizioni esemplari: “L’albero sarà restaurato e illuminato entro domani mattina”, ha dichiarato.
Le autorità: albero restaurato e accordo con i gruppi ribelli
Le autorità siriane hanno annunciato di aver raggiunto un accordo con i gruppi ribelli per il loro scioglimento e la loro integrazione nelle forze regolari. “L’incontro dei capi dei gruppi con il nuovo leader siriano Abu Mohammad al-Jonali (Ahmed al-Sharaa) si è concluso con un accordo sullo scioglimento di tutti i gruppi e sulla loro integrazione sotto il controllo del Ministero della Difesa”, si legge in una nota ufficiale diffusa dai media statali.
Nel frattempo, i lavori per il restauro dell’albero danneggiato sono stati avviati e le autorità locali hanno garantito che sarà nuovamente illuminato entro poche ore, come simbolo di pace e resilienza per la comunità cristiana locale.
Un nuovo equilibrio in Siria? Lo scioglimento dei gruppi ribelli
L’accordo con i gruppi ribelli rappresenta un possibile passo avanti verso la stabilizzazione della regione. Con la loro integrazione nelle forze regolari, il governo punta a rafforzare il controllo e ridurre gli episodi di violenza, come quello avvenuto a Suqaylabiyah. Tuttavia, resta da vedere se questa mossa sarà sufficiente per garantire la pace e la tutela dei diritti delle minoranze religiose.