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Libano, Nyt: i cercapersone "prodotti da Israele". Hezbollah: 20 morti e 450 feriti dall'esplosione dei walkie-talkie

Secondo il quotidiano statunitense l'uso dei dispositivi alternativi ai cellulari erano stati raccomandati da Nashrallah perché "più sicuri". Il Mossad si sarebbe servito di società fittizie per la loro costruzione

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Quel che resta dei cercapersone esplosi tra le mani dei miliziani di Hezbollah (Ansa)
Quel che resta dei cercapersone esplosi tra le mani dei miliziani di Hezbollah (Ansa)

E' il New York times a dare la misura di quanto sta accadendo in questi giorni tra Israele e il Libano, dove martedì sono esplosi migliaia di cercapersone AR924 che hanno provocato morti e feriti, mentre il giorno seguente è toccato a centinaia di walkie-talkie utilizzati dai membri di Hezbollah. Secondo il quotidiano statunitense, che cita fonti del Mossad - il servizio segreto israeliano - a produrre i cercapersone sarebbe stato Israele, principale accusato del sanguinario sabotaggio ai danni di miliziani del Partito di Dio. Secondo le fonti sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani. La Bac Consulting, l'azienda ungherese produttrice dei cercapersone esplosi in Libano, era una società fittizia israeliana.

Cercapersone e walkie-talkie: in tutto 37 morti

Intanto l'organizzazione islamista libanese rende noto che nelle ultime esplosioni sono morti 20 miliziani e ferite 450 persone. In tutto, rende noto il ministero della Sanità libanese, tra i due eventi terroristici le vittime sarebbero 37. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese.

E comunica che continuerà la resistenza armata contro Israele nonostante il duro colpo inflitto al partito dalle serie di esplosioni che hanno scosso il Libano nelle ultime 48 ore. "Sapevamo che questa è una strada costellata di sacrifici... Diciamo al nemico che non sarà in grado di scuotere la resistenza e il suo sostegno a Gaza", ha detto stamani il deputato di Hezbollah Hussein Hajj Hassan durante una cerimonia funebre a Baalbeck, nell'est del Paese.

Il viaggio dei cercapersone

Secondo il rapporto, i cercapersone hanno iniziato a essere spediti in Libano nel 2022, ma la fornitura è aumentata quando il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato l'uso dei telefoni cellulari come pericoloso.

Nell'annoso conflitto tra i miliziani libanesi e Israele, insomma tutte le carte sono ammesse. Il Mossad del resto è noto per essere una delle organizzazioni di intelligence più efficaci e spietate al mondo. Per il New York Times, inoltre, il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha raccomandato per anni l'uso da parte del gruppo islamista di cercapersone anziché di telefoni per comunicare. Secondo il rapporto, l'intelligence statunitense stima che Nasrallah ritenga che si tratti di una forma di comunicazione più sicura, poiché i cercapersone non rivelano la posizione dell'utente.

Il capo del Partito di Dio era inoltre preoccupato per i messaggi ricevuti da alleati anonimi, secondo cui Israele avrebbe migliorato le sue capacità di hackerare i telefoni - hanno dichiarato al giornale alcuni funzionari dell'intelligence statunitense. Per questo motivo, Nasrallah avrebbe vietato l'uso dei cellulari durante le riunioni di Hezbollah e avrebbe ordinato che i piani del gruppo terroristico non vengano mai comunicati tramite telefono, nemmeno tramite app di messaggistica criptata.

Azienda giapponese: "Walkie-talkie esplosi ritirati 10 anni fa"

L'azienda giapponese Icom afferma intanto dal canto suo di aver smesso di produrre il modello di walkie-talkie, presumibilmente utilizzato nelle recenti esplosioni in Libano, circa 10 anni fa. "L'IC-V82 è una radio portatile che è stata prodotta ed esportata, anche in Medio Oriente, dal 2004 a ottobre 2014. È stata messa fuori produzione circa 10 anni fa e da allora non è stata più spedita dalla nostra azienda", afferma Icom in una dichiarazione.

 

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