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Battaglia al confine, strage israeliana in un villaggio cristiano. Droni di Hezbollah su base Idf: 4 morti. Colpito ospedale a Gaza: le vittime bruciate vive nelle tende

Colpito un villaggio cristiano del Nord del Libano: 18 morti. Drone di Hezbollah uccide 4 soldati israeliani. Ci sarebbero 4 vittime e oltre 40 feriti fra i palestinesi che si rifugiavano nell'ospedale

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Mentre Israele continua a intimare al contingente Unifil di ritirarsi, definendolo "inutile" e prendendolo come bersaglio almeno in tre diverse occsaioni, una serie di ordigni esplosivi incendiari sono stati individuati da una pattuglia del contingente italiano durante un movimento logistico. Le armi esplosive erano posizionate lungo la strada che conduce alla base operativa avanzata UNP 1-32A, nel sud del Libano, è stata individuata questa mattina da una pattuglia del contingente italiano di Unifil durante un movimento logistico. E' intervenuto un team di artificieri che ha messo in sicurezza l'area ma non ha potuto completare le operazioni di bonifica poiché, per cause in via di accertamento, uno degli ordigni si è innescato provocando un rogo nell'area circostante. Non si registrano danni a persone o mezzi.

Infuria la battaglia al confine

Infuria la battaglia al confine tra Libano e Israele stando a quanto riferisce Hezbollah che parla di "feroci combattimenti" con l'esercito israeliano in un villaggio di confine. Intanto le forze armate israeliane hanno esortato i residenti di altri 25 villaggi nel sud del Libano a evacuare a nord del fiume Awali.

Raid su un ospedale e un centro umanitario: vittime e feriti a Gaza

Sono almeno dieci i palestinesi uccisi e circa 30 i feriti dopo un raid su un centro di distribuzione di aiuti umanitari nel campo profughi di Jabalya, nel nord di Gaza. I soccorsi non riescono a raggiungere l'area colpita, ha detto un portavoce dlela Mezzaluna rossa. 

Sono almeno 4 le vittime bruciate vive, oltre a decine di feriti, nel rogo seguito a un raid aereo di Israele che ha colpito le tende del cortile di un ospedale nel centro di Gaza dove si rifugiavano gli sfollati. I feriti sono almeno una trentina. Secondo Hamas che attualemnte governa Gaza, si tratta della settima volta che il campo all'interno dell'ospedale al-Aqsa di Deir al-Balah viene colpito da gennaio. Hamas ha invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché cessi gli attacchi contro i civili. Secondo i medici palestinesi, ripresi da Ap, alcuni sono morti per gravi ustioni. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa stava già lottando per curare un gran numero di feriti da un precedente attacco a una scuola trasformata in rifugio nelle vicinanze che ha ucciso almeno 20 persone quando è stato sferrato un raid aereo di prima mattina. Le riprese dell'Ap mostrano bambini tra i feriti.

Cinque bambini sono stati uccisi da un attacco aereo israeliano mentre giocavano a biglie nel campo di al Shati, nel nord di Gaza. (Video in alto)

"18 morti nel raid sul villaggio cristiano a Nord Libano"

La Croce Rossa libanese ha riferito che diciotto persone sono state uccise in un attacco israeliano contro un villaggio nel Nord, Aitou. E' la prima volta che il villaggio in una regione montuosa a maggioranza cristiana, viene preso di mira da quando Hezbollah e Israele sono entrati in guerra aperta il 23 settembre. Il raid ha preso di mira un appartamento, secondo l'agenzia nazionale Ani. 

Israele torna a intimare a Unifil di ritirarsi

Il ministro israeliano Eli Cohen ha accusato su X le forze di peacekeeping dell'Unifil nel Libano meridionale di essere una forza "inutile" che non è riuscita a proteggere gli israeliani dagli attacchi di Hezbollah. "Queste forze non hanno contribuito in alcun modo al mantenimento della stabilità e della sicurezza nella regione, non hanno garantito l'applicazione delle risoluzioni Onu e fungono da scudo per Hezbollah". Cohen si rivolge poi al segretario dell'Onu Guterres: "E' giunto il momento che lei risponda alla richiesta che le è stata rivolta, che ritiri l'Unifil dalle zone di conflitto e smetta di fare il gioco di Hamas".

Drone di Hezbollah uccide 4 soldati israeliani

Quattro soldati israeliani sono morti nell'attacco Hezbollah con un drone lanciato su una base militare adiacente a Binyamina, nel nord del Paese.

Lo ha detto l'esercito israeliano (Idf), precisando che altri 7 militari sono rimasti gravemente feriti. Tutti i feriti sono stati evacuati in ospedale e le loro famiglie sono state informate. "I loro nomi saranno resi noti in seguito. L'episodio è in fase di esame", aggiunge l'Idf. Gli Hezbollah libanesi hanno poi minacciato Israele di altri attacchi se continuerà la sua offensiva in Libano. Si è trattato dell'attacco più mortale avvenuto in Israele da quando Hezbollah e l'esercito israeliano sono entrati in guerra aperta il 23 settembre. 

Il Nyt: “Palestinesi usati come scudi umani da Israele a Gaza”

Il Times ha intervistato sette militari israeliani che hanno partecipato, o assistito, a queste operazioni presentate come una routine organizzata, condotta con un considerevole supporto logistico e con l'avallo degli ufficiali superiori. In molti casi i detenuti erano gestiti da ufficiali dell'intelligence, cosa che richiede che i battaglioni siano coordinati e i comandanti siano informati. Il general maggiore Tamir Hayman, ex capo dell'intelligence militare che viene periodicamente informato sulla condotta della guerra, ha confermato in parte la pratica, dicendo che alcuni detenuti sono stati costretti, altri si sono offerti volontariamente di fare da guida nei tunnel, nella speranza di ottenere trattamenti di favore.

Ma con una dichiarazione, l'Idf ha ricordato che "le direttive e le linee guida proibiscono l'uso di civili detenuti a Gaza per operazioni militari", aggiungendo che le testimonianze riportate dal Times saranno "revisionate dalle autorità competenti". Alcuni dei soldati che, rimasti sconvolti da questi episodi, hanno deciso di assumersi il rischio di riferire segreti militari alla stampa sono stati messi in contatto con il Times da Breaking the Silence, associazione indipendente che raccoglie le testimonianze dei militari israeliani. Due di questi soldati hanno raccontato di essersi opposti a questa pratica, e che in risposta alle loro obiezioni ufficiali l'hanno giustificata sostenendo, senza prove, che i detenuti erano terroristi, invece che civili fermati senza accuse.

La Commissione europea: “Antisemitismo alle stelle dopo il 7 ottobre”

Dopo il 7 ottobre 2023 e la risposta militare di Israele contro Hamas e la Striscia di Gaza, che ha provocato oltre 42mila morti tra i palestinesi, nell'Unione Europea gli episodi di antisemitismo sono “saliti alle stelle”. Lo attesta la Commissione Europea, in un rapporto pubblicato oggi. La guerra tra Israele e Hamas hanno portato a “livelli di antisemitismo senza precedenti dalla fondazione dell'Ue”. In Francia, dove vive la comunità ebraica più grande d'Europa, dopo il 7 ottobre si è assistito ad una "esplosione" di "incidenti antisemiti": con un totale di 1.676 episodi nel 2023 (4,5 al giorno in media), sono "triplicati" rispetto al 2022. Nei Paesi Bassi questi episodi nel 2023 sono aumentati di ben "otto volte"; in Austria "si sono moltiplicati per quattro negli ultimi mesi del 2023". In Germania, dove dopo la Seconda Guerra Mondiale la comunità ebraica è ridotta al minimo (lo 0,25% della popolazione), ben "un terzo" degli incidenti dovuti all'odio registrati dalla Polizia erano di natura antisemita, colpendo "in modo sproporzionato" la comunità ebraica. L'antisemitismo è cresciuto anche "in modo significativo" sui social media e gli episodi a sfondo antisemita sono aumentati nelle Università europee.

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