Tiscali.it
SEGUICI

"Stay Behind" come nella Guerra fredda: contro la Russia agisce in segreto la "Gladio" ucraina

Dal 2016 le truppe speciali ucraine sono state addestrate dalla Nato per creare unità che potessero svolgere operazioni segrete nei territori occupati

Alessandro Spaventadi Alessandro Spaventa   
'Stay Behind' come nella Guerra fredda: contro la Russia agisce in segreto la 'Gladio' ucraina
(Foto Ansa)

Per dire come le cose non cambino negli anni. Il 20 novembre Repubblica ha pubblicato un’intervista di Tonia Mastrobuoni all’ex generale polacco Mieczyslaw Biniek che tra la fine degli anni ’90 e il 2007, quando è andato in pensione, ha ricoperto numerosi incarichi in vari contingenti multinazionali ed è stato Vice Comandante del 3° Corpo d'Armata Internazionale della Nato.

Il generale Biniek ha confermato che, nella consapevolezza che prima poi la Russia avrebbe invaso l’Ucraina, sin dal 2016 le truppe speciali ucraine sono state addestrate dalla Nato per creare unità che potessero svolgere operazioni segrete nei territori occupati.

L’addestramento comprendeva l’uso di obici, sistemi antiaerei e antimissilistici. Racconta Biniek che sono state create cellule dormienti di partigiani e che: "Hanno nascosto ovunque stazioni radio, munizioni, esplosivi, gli hanno insegnato come muoversi, organizzarsi, come comunicare". È grazie alle informazioni fornite da queste cellule e all’addestramento ricevuto dai servizi ucraini nell’integrarle con quelle rese disponibili dai satelliti che è stata colpita con successo la base aerea di Novofedorivka e che hanno avuto successo i tanti raid sui comandi russi.

Come durante la guerra fredda

Addestramento di nuclei di combattenti dietro le linee, creazione di depositi nascosti di esplosivi, munizioni e radio, gestione delle informazioni, coordinamento con la Nato. Il sistema in realtà è tutt’altro che nuovo e risale addirittura ai primi anni della Guerra Fredda. Fu allora che, sulla scorta dell’esperienza maturata in Europa nel corso del secondo conflitto mondiale di coordinamento e supporto reciproco tra forze alleate e unità partigiane, si decise di creare una rete di commando ben addestrati in grado di operare dietro le linee nel caso di un’invasione della Russia sovietica. All’epoca si chiamava operazione “Stay Behind” ed era operativa anche in Italia dove però il campo di operazioni purtroppo si allargò. Ma è un’altra storia, quella di Gladio e del ruolo da essa giocato nella stagione delle stragi e della strategia della tensione. In Ucraina, invece, la nuova “Stay Behind” è rimasta entro i binari e sta funzionando.

Alessandro Spaventadi Alessandro Spaventa   
I più recenti
Da Usa decine di F-35 alla Romania per 7,2 miliardi di dollari
Da Usa decine di F-35 alla Romania per 7,2 miliardi di dollari
Il Myanmar chiede aiuti esteri dopo le inondazioni
Il Myanmar chiede aiuti esteri dopo le inondazioni
Messico, 15 morti per la guerra interna del cartello di Sinaloa
Messico, 15 morti per la guerra interna del cartello di Sinaloa
Corea del Nord, colloqui tra Kim e il capo della sicurezza russa
Corea del Nord, colloqui tra Kim e il capo della sicurezza russa
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...