Tiscali.it
SEGUICI

Gaza rasa al suolo, ma quanto tempo e quanti soldi occorreranno per la ricostruzione?

Sono stati abbattuti abbattuti oltre 250 mila edifici e per portare via le macerie serviranno decenni

TiscaliNews   
Gaza rasa al suolo, ma quanto tempo e quanti soldi occorreranno per la ricostruzione?
Gaza distrutta (Ansa)

Il cessate il fuoco a Gaza, ammesso che il piano per una pace stabile con Israele possa andare avanti, apre il tema della ricostruzione. Accanto alle soluzioni politiche per governare la Striscia, tutte da verificare, ci sono le stime possibili sui danni prodotti da due anni esatti di guerra e sulle risorse necessarie per ripristinare case, infrastrutture, e una vita sociale ed economica interamente spazzate via. Sono stime inevitabilmente approssimative, che andranno aggiornate e riviste sul campo, se e quando Gaza sarà effettivamente un territorio senza operazioni militari e quando sarà chiaro il livello di autonomia della popolazione e la quantità e la qualità degli aiuti che potranno arrivare dall'esterno.

Quante macerie si devno rimuovere?

Si può partire dall'accordo appena firmato da Israele e Hamas. Al ritiro delle Idf, che sarà comunque parziale almeno in una prima fase, devono seguire le operazioni di rimozione delle macerie. Quante sono? Difficile, se non impossibile, provare ad arrivare a un numero certo prima delle verifiche sul terreno. La stima ufficiale più recente è quella del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), che indica circa 61 milioni di tonnellate di detriti accumulati e la distruzione, totale o parziale, di almeno 250mila edifici. Quanto tempo ci vorrà per rimuoverle? Si parla inevitabilmente di decenni, considerato anche il dato macabro che riguarda il numero dei corpi che potrebbero essere sepolti sotto le macerie, migliaia, e quello sensibile delle bombe che non sono esplose e sono nascoste dai detriti. Quanto costerà rimuoverle? 

Quanto costerà ricostruire Gaza?

Solo lo spostamento e lo smaltimento di una quantità simile di macerie comporta un costo superiore al miliardo di dollari. Questo processo dovrà necessariamente coesistere con le operazioni di ricostruzione, perché la conta, approssimativa, dei danni dice che oggi a Gaza quasi nessuno ha più una casa, il 90% degli appartamenti è raso al suolo o danneggiato, il 94% degli ospedali non c'è più, l'86% dei campi non è coltivabile, il 77% delle scuole e il 65% delle strade vanno rifatte da zero.

In questo scenario, provare a ipotizzare quale possa essere il costo complessivo della ricostruzione a Gaza è praticamente impossibile. L'ordine di grandezza è quello di diverse decine di miliardi di dollari, considerato che una stima di febbraio 2025 della Banca mondiale indicava già un fabbisogno superiore a 50 miliardi di dollari.

Chi si occuperà della ricostruzione?

Rispetto al presente e al futuro di Gaza, c'è l'incognita legata alla reale possibilità della comunità internazionale di partecipare alla ricostruzione. Dipenderà, senza scomodare la provocazione del modello della 'Gaza Riviera' svelato dal Washington Post, dalle decisioni che saranno prese, da quali modalità di ingaggio verranno consentite, e da quanto peseranno da una parte la volontà delle autorità palestinesi, con la partita sull'esistenza e il ruolo di Hamas tutta da giocare, e dall'altra le effettive concessioni di Israele e gli interessi degli Stati Uniti. Trump ha già annunciato un piano di sviluppo e dazi più bassi per chi investirà a Gaza ma il quadro resta, al momento, particolarmente complesso.

Cosa potrà fare l'Italia?

Per ora, fanno testo le parole del premier Giorgia Meloni. "Se ci verrà chiesto un contributo, siamo ovviamente pronti a stare in prima linea. Il lavoro è molto lungo, dovrà coinvolgere anche noi e la comunità internazionale". Altre parole, quelle del ministro degli Esteri Antonio Tajani, aggiungono qualcosa sul piano operativo. "L'Italia è pronta a fare la sua parte per consolidare il cessate il fuoco, per fare arrivare nuovi aiuti umanitari e per partecipare alla ricostruzione di Gaza. Siamo pronti anche a inviare militari in caso di creazione di una forza internazionale di pace per riunificare la Palestina". Le condizioni perché tutto questo avvenga sono però ancora tutte da scrivere. La stessa premier Meloni considera passaggi chiave il disarmo di Hamas, che non dovrà avere alcun ruolo, lo stop agli insediamenti in Cisgiordania, e un percorso di riforma per l'Autorità nazionale palestinese.

TiscaliNews   
I più recenti
Ramallah contro il progetto di legge israeliano sulla pena di morte
Ramallah contro il progetto di legge israeliano sulla pena di morte
Le vittime di Epstein in un video: Abbiamo sofferto così tanto
Le vittime di Epstein in un video: Abbiamo sofferto così tanto
Emirates scommette su Boeing: ordine da 38 mld per 65 aerei
Emirates scommette su Boeing: ordine da 38 mld per 65 aerei
Cop30, Onu: su clima accelerare negoziati, non possiamo perdere tempo
Cop30, Onu: su clima accelerare negoziati, non possiamo perdere tempo
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...