Al Jazeera: "A Khan Younis 38 uccisi, 14 sono minori". Assediato ospedale a Gaza. Unifil denuncia: "Ancora spari contro di noi"
L'Oms: da stamattina non abbiamo notizie dell'ospedale di Kamal Adwan. Razzi di Hezbollah sul Nord di Israele, due morti e 20 feriti. Uccisi 3 giornalisti. Blinken: missione Onu "essenziale" va garantita la sua sicurezza
Non ha fine l'orrore a Gaza, dopo che 38 persone, tra cui 14 minori, sono morte a seguito di un attacco massiccio israeliano su un quartiere di Kahn Yunis. Le forze armate non danno tregua alla popolazione stremata all'interno della Striscia dove gli aiuti non entrano se non in misura ridottissima per via della chiusura dei valichi da parte di Israele. Gli ospedali sono stati resi quasi del tutto inagibili dalle bombe di Tel Aviv e proprio una struttura sanitaria, quella di Kamal Adwan, nel Nord del territorio governato da Hamas, è tenuta sotto assedio dalle forze dell'Idf.
"Da questa mattina non riusciamo a metterci in contatto con i medici", ha detto il direttore dell'Oms. Intanto l'esercito di Benyamin Netanyahu non smette di prendere di mira le sedi dell'Unifil in Libano. La missione di pace dell'Onu denuncia infatti che il villaggio di Dhayra, nel sud del Libano, dove si trovano alcune postazioni è stato bersagliato lo scorso 22 ottobre. Anche il segretario di Stato americano Antony Blinken richiama Israele: la sicurezza dei caschi blu dell'Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, ha detto, va garantita come qualcosa di "essenziale".
Razzi Hezbollah sul nord di Israele, almeno due morti e venti feriti
Secondo quanto riferito dai soccorritori, due persone sono morte in seguito all’attacco rivendicato da Hezbollah sulla cittadina araba di Majd al-Khorum, nel nord di Israele. I feriti sono venti. I razzi lanciati dal Libano hanno colpito un centro commerciale e una palestra al suo interno.
Blinken a Israele, la sicurezza dell'Unifil va garantita
La sicurezza dei caschi blu dell'Onu impegnati in Libano nella missione Unifil, a ridosso del confine israeliano, va garantita come qualcosa di "essenziale". Lo ha rimarcato oggi a Londra il segretario di Stato americano Antony Blinken, a conclusione d'incontri con esponenti di Paesi arabi fra cui il premier libanese Najib Mikati, dopo le ultime notizie odierne su attacchi contro postazioni dell'Unifil: contingente di cui fanno parte anche militari italiani.
Direttore Oms: “Persi contatti con ospedale nel nord di Gaza”
“Dalle segnalazioni di questa mattina di un raid contro l’ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza, abbiamo perso i contatti con il personale lì presente”. Lo denuncia in un post su X il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Si tratta, prosegue, di “uno sviluppo molto preoccupante alla luce del numero di pazienti assistiti e delle persone che lì hanno trovato rifugio”. Il post precisa che l’Oms e i partner erano “riusciti a raggiungere l’ospedale la notte scorsa, nel mezzo delle ostilità nelle vicinanze, e a trasferire 23 pazienti e 26 infermieri all’Al-Shifa Hospital”. La struttura, prosegue, “traboccante di quasi duecento pazienti, un flusso costante di casi di trauma orribili. È anche pieno di centinaia di persone che cercano rifugio”, spiega. “Accedere agli ospedali a Gaza sta diventando incredibilmente sempre più difficile ed espone il nostro staff a pericoli inutili. Chiediamo un cessate il fuoco immediato, la protezione di ospedali, pazienti, operatori sanitari e umanitari”, conclude il tweet.
Idf: “Operazione in corso su ospedale nel nord della Striscia”
L’esercito israeliano (Israel defense forces, Idf) comunica di stare conducendo un’operazione presso l’ospedale Kamal Adwan nella Striscia di Gaza settentrionale, in seguito a “informazioni di intelligence su terroristi e infrastrutture con armi nella zona”. L’Idf afferma che nelle settimane precedenti ha reso possibile l’evacuazione dei pazienti e del personale dall’ospedale, garantendo il funzionamento dei sistemi di emergenza.
Continua l’assedio di Jabalia. 8 civili uccisi a Gaza
Almeno otto civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti all’alba negli attacchi aerei israeliani in corso in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa. Gli aerei israeliani continuano, riporta Wafa, a sparare intensamente sul campo di Jabalia, nel nord di Gaza, che da 17 giorni è sottoposto a un rigido assedio, che ha causato decine di morti e feriti. La Protezione civile di Gaza afferma che l'esercito israeliano ha compiuto nelle ultime ore un "massacro di massa" radendo al suolo almeno 10 edifici residenziali nel campo profughi di Jabalia. Wafa parla di 150 tra morti e feriti.
Unifil: “Idf ha sparato contro le nostre postazioni”
L’Unifil afferma che il 22 ottobre scorso i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro una delle loro postazioni vicino al villaggio di Dhayra, nel sud del Libano. “I caschi blu in servizio presso un posto di osservazione permanente vicino a Dhayra stavano osservando i soldati dell’Idf che conducevano operazioni di sgombero delle case nelle vicinanze. Dopo essersi resi conto di essere osservati, i soldati hanno aperto il fuoco e i soldati si sono ritirati per evitare di essere colpiti”, afferma l’Unifil in una nota mentre l’Onu parla di una situazione di sicurezza “estremamente difficile”.
Commissario Onu: “A Gaza il momento più buio, da Israele crimini atroci”
Il nord della Striscia di Gaza sta affrontando il “momento più buio” dall’inizio della guerra. Lo afferma l’alto commissario Onu per i Diritti umani, l’austriaco Volker Türk. “La situazione sta peggiorando di giorno in giorno in modo inimmaginabile. Le politiche e le pratiche del governo israeliano nel nord di Gaza rischiano di svuotare l’area di tutti i palestinesi. Stiamo affrontando ciò che potrebbe equivalere a crimini atroci, potenzialmente estendendosi a crimini contro l’umanità”, scrive in una nota.
Since this morning’s reports of a raid of Kamal Adwan Hospital in northern #Gaza, we have lost touch with the personnel there. This development is deeply disturbing given the number of patients being served and people sheltering there.
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) October 25, 2024
Prior to this, @WHO and partners managed to… pic.twitter.com/KL5ElhoQia
Al Jazeera, "38 i morti nel raid a Khan Yunis, 14 bambini"
E'salito ad almeno 38 il bilancio dei morti negli attacchi israeliani su diverse strutture residenziali a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo scrive Al Jazeera citando fonti mediche. Tra le vittime ci sarebbero 14 bambini rimasti soffocati dal fumo dei missili israeliani: 13 erano della stessa famiglia. L'emittente riferisce di immagini "inquietanti" dal luogo dei raid, con molti corpi che giacciono a terra nell'ospedale Nasser mentre genitori e parenti disperati salutano le vittime, già pronte per la sepoltura.
Beirut, da inizio raid Israele morti 163 operatori sanitari
Il ministro della Sanità libanese, Firass Abiad, ha dichiarato che 163 operatori di emergenza e personale medico sono stati uccisi negli attacchi israeliani in tutto il Paese, a poco più di un anno dall'inizio degli scontri a fuoco transfrontalieri tra Hezbollah e Israele. Il numero totale di operatori sanitari e di soccorso uccisi "finora è di 163", oltre a "272 feriti", ha dichiarato Abiad durante una conferenza stampa dedicata ai "danni causati dagli attacchi israeliani al settore sanitario in Libano".
Uccisi tre giornalisti in Libano
I media statali di Beirut affermano che tre giornalisti sono stati uccisi stanotte in un attacco aereo israeliano su Hasbaya, nell'est del Libano vicino al confine con la Siria.