Gaza, gemelli neonati uccisi con la loro mamma mentre il padre si era recato a registrarli
La femminuccia si chiamava Ayssel e il maschietto Asser, avevano 4 giorni. Morta anche la nonna. La bomba è caduta dove la famiglia si era rifugiata vicino a Deir al-Balah, nella parte centrale di Gaza, per sfuggire alla guerra. La rabbia del ministero della Sanità: "Che reato avevano commesso?"
I suoi due gemelli, Asser, un maschietto, e Ayssel, una femminuccia, erano nati da appena 4 giorni. Si trovavano in una casa dove Mohamed Abuel-Qomasaan e la giovane moglie Joumana Arafa, una farmacista, si erano rifugiati, nella disperata ricerca di un posto sicuro dalle bombe israeliane. L'uomo si era recato in un ufficio governativo locale per completare la registrazione dei due piccoli. Ed è proprio in quel frangente, mentre dà ufficialità all'allargamento della sua famiglia, che riceve la telefonata che nessun genitore vorrebbe mai ricevere. Alcuni suoi vicini lo informano che la casa dove sua moglie e i suoi gemelli si trovavano, vicino a Deir al-Balah, nella parte centrale di Gaza, era stata bombardata. Secondo Times of Israel che ha pubblicato la notizia, nell'attacco è morta anche la nonna materna dei bambini.
"Non so cosa sia successo. Mi hanno detto che è stata una granata a colpire la casa", ha raccontato l'uomo disperato mostrando i certificati di nascita dei gemellini. Pochi giorni fa, cosciente del tragico destino che non lascia scampo ai gazawi, Joumana Arafa nel suo profilo Facebook scriveva che nonappena avrebbero riaperto i varchi di frontiera sarebbero fuggiti insieme ai loro piccoli.
"Che colpe avevano Ayssel e Asser?"
"Quale reato avevano commesso Ayssel e Asser?", è la domanda che si pone il ministero della Sanità di Hamas, che dall'inizio della guerra esegue la drammatica conta delle vittime dall'inizio della guerra, che vede tra le quasi 40mila persone uccise anche 115 neonati. "I gemelli Ayssel e Asser Abu Al-Qumsan avevano quattro giorni, erano nati nei giorni di guerra che non hanno dato loro il tempo di capire chi, perché e per quale motivo è stata loro tolta l'innocenza", si legge nel messaggio pubblicato su Telegram. Il ministero ricorda che al momento dell'attacco il padre dei piccoli "stava completando le procedure per l'emissione dei certificati di nascita" e aggiunge: "la loro madre ha abbracciato i suoi due figli di fronte al bombardamento di cannoni e aerei".