Papa Francesco rinuncia allo stipendio, ma quanto guadagnano i cardinali?
Il Pontefice può in ogni caso contare sul sostegno dell’Obolo di San Pietro, un fondo finanziato dalle donazioni dei fedeli. Le cifre e le curiosità sul patrimonio del Vaticano
Sin dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha rinunciato allo stipendio mensile di circa 2.500 euro, un importo che veniva percepito dal suo predecessore Benedetto XVI. Questa decisione riflette il principio di sobrietà e povertà ispirato al santo di cui porta il nome. Nonostante ciò, il Pontefice può contare sul sostegno dell’Obolo di San Pietro, un fondo finanziato dalle donazioni dei fedeli. Questo fondo è destinato a sostenere opere di carità e progetti benefici in tutto il mondo. Solo nel 2022, l’Obolo ha raccolto 107 milioni di euro, impiegandone 95,5 milioni per iniziative caritative.
I cardinali: tagli agli stipendi nella spending review vaticana
Se Papa Francesco ha rinunciato al proprio compenso, i cardinali continuano a percepire uno stipendio che, fino a novembre 2023, ammontava a 5.500 euro al mese. Tuttavia, il Pontefice ha deciso di ridurre questa cifra di 500 euro, portando il compenso mensile a circa 5.000 euro. Il taglio ha colpito due voci specifiche: la Gratifica per la Segreteria e l’Indennità di Ufficio. Questa decisione è parte di una più ampia revisione delle spese vaticane, un gesto simbolico ma significativo per un’istituzione che affronta sfide economiche e morali.
E gli altri religiosi? Ecco quanto guadagnano vescovi e preti
Anche vescovi e sacerdoti ricevono uno stipendio: i primi percepiscono circa 3.000 euro al mese, mentre i secondi si attestano intorno ai 1.200 euro. Diverso è il caso di frati e suore, che non ricevono uno stipendio a meno che non svolgano incarichi lavorativi specifici. Questo sistema retributivo, insieme all’ingente patrimonio della Chiesa, permette alla Santa Sede di finanziare attività globali, nonostante i tagli e le recenti decisioni di Papa Francesco.
L’Obolo di San Pietro: milioni per opere di carità
L’Obolo di San Pietro rappresenta una delle principali risorse economiche del Vaticano. Ogni anno, i fedeli di tutto il mondo contribuiscono con donazioni che vengono destinate a progetti benefici dichiarati pubblicamente. Questo fondo non solo sostiene le opere caritative, ma simboleggia anche il legame tra la Chiesa e i suoi fedeli. Nonostante la trasparenza sulle spese, il patrimonio complessivo del Vaticano resta difficilmente quantificabile, alimentando curiosità e dibattiti. Con il Giubileo del 2025 ormai alle porte, le finanze vaticane sono sotto i riflettori, mentre Papa Francesco continua a promuovere una Chiesa sobria e attenta ai più bisognosi.