Caso Emile Soleil, svolta nel giallo del bimbo scomparso in montagna: arrestati i nonni e gli zii
In un primo momento, la Procura aveva lasciato aperte diverse piste, parlando di “caduta accidentale, omicidio colposo o omicidio”. Tuttavia, l’inchiesta ha progressivamente orientato l’attenzione verso la possibilità di un atto volontario
Dopo mesi di silenzio e mistero, arriva una svolta decisiva nella tragica vicenda di Emile Soleil, il bimbo francese scomparso l’8 luglio 2023 e ritrovato cadavere a fine marzo 2024. Secondo quanto riportano i principali media francesi, sono state arrestate quattro persone, tra cui i nonni paterni del piccolo, Philippe Vedovini e la moglie, ora accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Arrestati anche due figli dei nonni
Oltre ai nonni, la Procura ha disposto il fermo per altre due persone: due figli maggiorenni della coppia, presumibilmente zii del bambino. Le loro identità non sono state ancora rese note ufficialmente, ma secondo fonti investigative, gli inquirenti si starebbero concentrando sulla cerchia familiare ristretta.
“Questi arresti rientrano in una fase di verifica e comparazione degli elementi raccolti nelle indagini”, ha spiegato la Procura in una nota ufficiale. Intanto, è in corso una perquisizione nell’abitazione dei nonni a La Bouilladisse, nel dipartimento delle Bocche del Rodano.
Dalla scomparsa al tragico ritrovamento
Il piccolo Emile Soleil era in vacanza nella casa estiva dei nonni a Haut-Vernet, nel cuore delle Alpi dell’Alta Provenza, quando è scomparso. Due vicini dissero di averlo visto camminare da solo su una strada di montagna, a circa 1.200 metri di altitudine. I genitori del bambino erano assenti il giorno della sparizione.
Dopo nove mesi di intense ricerche e senza alcun esito, il 30 marzo 2024 una escursionista ha ritrovato i resti del piccolo, tra cui il cranio e alcuni denti, a circa due chilometri dalla casa dei nonni. La scoperta ha riacceso l’attenzione dell’opinione pubblica e degli inquirenti sul caso.
Ipotesi iniziali: dalla caduta accidentale all’omicidio
In un primo momento, la Procura aveva lasciato aperte diverse piste, parlando di “caduta accidentale, omicidio colposo o omicidio”. Tuttavia, l’inchiesta ha progressivamente orientato l’attenzione verso la possibilità di un atto volontario maturato in ambito familiare. Alcuni media avevano in passato ipotizzato un possibile coinvolgimento del nonno, già interrogato negli anni ’90 per presunti episodi di violenza e abusi sessuali in un istituto privato. Anche se in quella fase si trattava solo di una delle tante ipotesi al vaglio.
Indagini forensi in corso in tutta la Francia
“Gli inquirenti stanno conducendo operazioni forensi in diverse località del Paese”, ha dichiarato il procuratore Jean-Luc Blanchon in un comunicato diffuso all’agenzia Afp. “Una nuova comunicazione ufficiale sarà fornita al termine delle attività in corso”, ha aggiunto. Nel frattempo, l’avvocata dei nonni, Isabelle Colombani, ha confermato la custodia cautelare dei suoi assistiti, dichiarando però di non voler rilasciare ulteriori commenti: “L’ho appena saputo”, ha dichiarato all’Afp.
Un'intera famiglia sotto la lente
Secondo fonti vicine alle indagini, diversi altri bambini della famiglia saranno ascoltati nei prossimi giorni in audizione volontaria. Un’ulteriore conferma che l’inchiesta sta scavando a fondo nei legami e nei silenzi della cerchia familiare del piccolo Emile.