Passo indietro di Puigdemont: sospendiamo la dichiarazione di indipendenza perché vogliamo il dialogo

Ma nonostante i toni moderati il discorso del presidente catalano non è piaciuto al governo di Madrid: parole inammissibili

Passo indietro di Puigdemont: sospendiamo la dichiarazione di indipendenza perché vogliamo il dialogo
Carle Puigdemont, capo della Generalitat catalana
TiscaliNews

Lo strappo non c'è stato, la Spagna e l'Europa possono tirare un sospiro di sollievo. Il presidente catalano Carles Puigdemont nel suo atteso intervento al Parlamento di Barcellona ha affermato che la Catalogna "sospende la dichiarazione di indipendenza per avviare il dialogo, perché in questo momento serve a ridurre la tensione". 

"Siamo e resteremo un solo popolo" 

Il passo indietro di Puigdemont si era capito fin dalle prime parole delle sue discorso. "Siamo e resteremo un solo popolo" ha affermato prima di proseguire spiegando che era lì "per spiegare le conseguenze politiche del referendum". "La Catalogna - ha proseguito - è un affare europeo. E' un momento critico e serio e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità per eliminare la tensione e non incrementarla". 

La denuncia delle violenze durante il voto 

Puigdemont ha denunciato le violenze della polizia spagnola durante il voto. "Abbiamo visto una situazione estrema, è la prima volta nella storia della democrazia europea che è avvenuta una cosa del genere durante una giornata elettorale". "Voglio ricordare tutti quelli che sono rimasti feriti. Le loro immagini rimarranno per sempre. Ci sono persone preoccupate, colte dallo sgomento di ciò che è accaduto e che potrebbe accadere" ha aggiunto.

Madrid non ha ascoltato le richieste della Catalogna 

Il presidente catalano ha poi difeso le ragioni delle rivendicazioni catalane spiegando che Madrid si è mostrata sorda al dialogo.  "La Catalogna è stata umiliata quando ha tentato di modificare il suo statuto rispettando la Costituzione". "Il processo di autonomia ha subito un'involuzione nel quadro democratico spagnolo che anzi ha aperto ad una ulteriore centralizzazione. Da questo punto di vista gli ultimi anni sono stati i peggiori in 40 anni di storia" ha affermato Puigdemont prima di concludere il suo discorso annunciando la sospensione della dichiarazione di indipendenza per avviare un confronto con la Capitale. 

Madrid: parole inammissibili

Il discorso di Puigdemont non è però piaciuto al governo di Madrid. "E' inammissibile fare una dichiarazione implicita di indipendenza e poi sospenderla in modo esplicito. Il governo non cederà a ricatti" hanno affermano fonti del governo di Madrid citate dall'agenzia Efe, che hanno ribadito che il referendum è stato "fraudolento e illegale".