Tiscali.it
SEGUICI

La demenza? Colpisce meno single e divorziati: lo studio

Un’analisi durata 18 anni smentisce i luoghi comuni: chi non è sposato sviluppa meno spesso la demenza rispetto a chi è coniugato

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
La demenza colpisce meno single e divorziati - Foto creata dall'IA
La demenza colpisce meno single e divorziati - Foto creata dall'IA

Essere sposati non protegge necessariamente dalla demenza. È quanto emerge da un’ampia ricerca condotta da Florida State University College of Medicine e Università di Montpellier, pubblicata su Alzheimer’s & Dementia. Lo studio ha seguito oltre 24.000 adulti anziani per 18 anni, monitorando la loro salute cognitiva attraverso valutazioni cliniche annuali. I partecipanti, inizialmente privi di diagnosi, sono stati reclutati da 42 centri di ricerca statunitensi specializzati in malattie neurodegenerative, coordinati dal National Alzheimer’s Coordinating Center. I risultati hanno sorpreso gli stessi ricercatori: “Divorziati e persone mai sposate hanno mostrato un rischio di demenza significativamente più basso rispetto a chi era coniugato”. L’incidenza della demenza è stata del 21,9% tra i coniugati, ma si è fermata al 12,8% tra i divorziati e al 12,4% tra i single.

Divorzio e celibato: meno vulnerabilità al declino cognitivo

I dati confermano il legame tra stato civile e rischio demenza

Gli autori hanno utilizzato modelli statistici avanzati per confrontare i vari gruppi, considerando età, sesso, salute fisica e mentale, storia comportamentale e fattori genetici. Le differenze sono emerse con chiarezza già nei modelli iniziali: i divorziati avevano un rischio ridotto del 34% (HR 0.66), i non sposati del 40% (HR 0.60) e i vedovi del 27% (HR 0.73) rispetto ai coniugati.

Il vantaggio per divorziati e single resiste anche dopo i controlli

Quando i ricercatori hanno tenuto conto di altri fattori, il vantaggio dei vedovi si è attenuato, mentre quello di divorziati e mai sposati è rimasto stabile e significativo. Inoltre, questi due gruppi risultavano anche meno inclini a sviluppare Alzheimer o demenza a corpi di Lewy, e a progredire da lieve compromissione cognitiva a demenza conclamata.

Nessun legame tra matrimonio e prevenzione della demenza

Contrariamente a studi precedenti che suggerivano benefici cognitivi legati al matrimonio, i nuovi dati indicano l’opposto. “I non sposati hanno mostrato minore incidenza di demenza in modo consistente, indipendentemente da età, sesso o altri fattori clinici”, si legge nell’analisi. Anche considerando livello di istruzione e rischio genetico, il matrimonio non sembra offrire protezione specifica. Solo nel caso della demenza vascolare e della degenerazione lobare frontotemporale non sono emerse differenze rilevanti tra i gruppi.

Valutazioni cliniche e nuove implicazioni

Risultati misurati in contesti controllati

Un punto di forza della ricerca è l’utilizzo di protocolli clinici rigorosi e standardizzati, con diagnosi confermate da personale specializzato. L’accuratezza dei dati raccolti offre maggiore solidità ai risultati, che mettono in discussione credenze consolidate.

Nuove prospettive per la salute pubblica

La conclusione dei ricercatori è chiara: “Le persone non sposate, in particolare divorziati e mai coniugati, presentano un rischio inferiore di demenza rispetto ai coniugati, anche dopo aver considerato fattori di salute, stile di vita e genetica”. Si tratta di un cambiamento di prospettiva importante nel campo della prevenzione cognitiva, che potrebbe influenzare le future strategie sanitarie.

Fonte:

Alzheimer's & Dementia

Roberto Zoncadi Roberto Zonca   
I più recenti
Salute, Lorenzo Menicanti: Irccs Policlinico San Donato, ospedale del cuore tra i primi in Europa
Salute, Lorenzo Menicanti: Irccs Policlinico San Donato, ospedale del cuore tra i primi in Europa
Gezim operaio colpito da Sla, i colleghi gli donano le ferie
Gezim operaio colpito da Sla, i colleghi gli donano le ferie
Salute, Lorenzo Menicanti: Irccs Policlinico San Donato, ospedale del cuore tra i primi in Europa
Salute, Lorenzo Menicanti: Irccs Policlinico San Donato, ospedale del cuore tra i primi in Europa
Salute, Lorenzo Menicanti: Irccs Policlinico San Donato, ospedale del cuore tra i primi in Europa
Salute, Lorenzo Menicanti: Irccs Policlinico San Donato, ospedale del cuore tra i primi in Europa
Teleborsa
Le Rubriche

Alberto Flores d'Arcais

Giornalista. Nato a Roma l’11 Febbraio 1951, laureato in filosofia, ha iniziato...

Alessandro Spaventa

Accanto alla carriera da consulente e dirigente d’azienda ha sempre coltivato l...

Claudia Fusani

Vivo a Roma ma il cuore resta a Firenze dove sono nata, cresciuta e mi sono...

Claudio Cordova

31 anni, è fondatore e direttore del quotidiano online di Reggio Calabria Il...

Massimiliano Lussana

Nato a Bergamo 49 anni fa, studia e si laurea in diritto parlamentare a Milano...

Stefano Loffredo

Cagliaritano, laureato in Economia e commercio con Dottorato di ricerca in...

Antonella A. G. Loi

Giornalista per passione e professione. Comincio presto con tante collaborazioni...

Lidia Ginestra Giuffrida

Lidia Ginestra Giuffrida giornalista freelance, sono laureata in cooperazione...

Alice Bellante

Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli...

Giuseppe Alberto Falci

Caltanissetta 1983, scrivo di politica per il Corriere della Sera e per il...

Michael Pontrelli

Giornalista professionista ha iniziato a lavorare nei nuovi media digitali nel...