Conclave, quanto costa ogni giorno di ritardo per eleggere il nuovo Papa e chi paga
Nel 2013, durante l'ultimo Conclave, il Comune di Roma stimò in 4,5 milioni di euro le spese per i trasporti pubblici, il potenziamento del personale municipale e la gestione dell’ordine pubblico.

Il Conclave 2025 è ufficialmente iniziato il 7 maggio con una prima votazione e una fumata nera arrivata oltre le 21, in ritardo rispetto alla tabella di marcia prevista. Le votazioni proseguiranno fino a quando i cardinali elettori non troveranno un accordo sul nome del nuovo Papa, successore di Francesco. Ma quali sono i costi del Conclave? E quanto incide ogni giorno di ritardo sul bilancio della Santa Sede?
I costi del Conclave per il Vaticano
Non esistono cifre ufficiali rilasciate dal Vaticano, ma secondo quanto riportato da Milano Finanza, il bilancio della Santa Sede nel 2005, dopo la morte di Giovanni Paolo II e l’elezione di Benedetto XVI, registrò una spesa di circa 7 milioni di euro. Nel 2013, dopo le dimissioni di Benedetto XVI, il Conclave che elesse Papa Francesco coincise con un deficit annuo di 24 milioni di euro.
Per migliorare la gestione economica, Papa Francesco istituì nel 2014 il Segretariato per l’Economia, con l'obiettivo di razionalizzare le spese e gestire parte del patrimonio vaticano (pari a 20-25 milioni di euro l’anno). Nonostante gli sforzi, i conti della Santa Sede sono ancora in rosso.
I costi del Conclave per l’Italia
Molto più trasparenti sono i costi sostenuti dallo Stato italiano, in particolare per la sicurezza e la mobilità. Nel 2013, durante l'ultimo Conclave, il Comune di Roma stimò in 4,5 milioni di euro le spese per i trasporti pubblici, il potenziamento del personale municipale e la gestione dell’ordine pubblico.
Anche per il Conclave 2025, il governo ha già sbloccato 5 milioni di euro per affrontare le emergenze logistiche legate all’accoglienza dei pellegrini. Tuttavia, il costo totale non è ancora stato quantificato, come ha specificato il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci.
Quanto costa ogni giorno in più di Conclave?
La durata del Conclave ha un impatto diretto sui costi. Più si protrae l’elezione, maggiori saranno le spese legate ai riti cerimoniali, alla logistica e alla sicurezza. Nei secoli si sono registrati tempi estremamente variabili: da appena 10 ore per l’elezione di Giulio II nel 1503, ai 2 anni e 9 mesi del Conclave di Viterbo (1268-1271). Tuttavia, negli ultimi 60 anni la media si è assestata tra i 2 e i 3 giorni. Va ricordato che i cardinali si pagano da sé le spese di viaggio e non ricevono rimborsi per la partecipazione.
L’impatto economico positivo su Roma
Nonostante i costi, l’evento del Conclave rappresenta un’opportunità economica importante per la città di Roma. L’afflusso di pellegrini e turisti genera una forte domanda di alloggi, ristorazione e servizi. Nei giorni dei funerali di Papa Francesco, alcuni hotel hanno toccato punte di 2.500 euro a notte. Anche ristoranti, bar e attività commerciali registrano un netto aumento dei ricavi. L'impatto, seppur localizzato, è significativo per il settore turistico e ricettivo della Capitale.