Canada, chi è Mark Carney: da banchiere a premier anti Trump: "Qui comandiamo noi". Liberali in testa ma a -4 dalla maggioranza

Mark Carney guiderà il nuovo governo canadese entro due settimane. Dopo la vittoria alle elezioni federali in Canada, l’ex governatore della Banca Centrale è stato confermato primo ministro, con l’obiettivo di affrontare le “sfide impegnative” del paese e contrastare le pressioni esterne, in particolare quelle provenienti dagli Stati Uniti di Donald Trump.

Carney nuovo premier: la risposta al "tradimento americano"

Nel suo discorso post-elettorale, Carney ha sottolineato la necessità di unità nazionale, ribadendo che il Canada “non si farà dividere” dal presidente americano Trump, accusato apertamente di voler “spezzare” l’identità canadese. Un riferimento diretto alle recenti tensioni tra Ottawa e Washington, culminate nella guerra commerciale e nelle provocazioni legate a una presunta “annessione” canadese come 51° Stato degli USA.

Chi è Mark Carney: da banchiere centrale a leader politico

Definito da molti come un pragmatico, Mark Carney è una figura di spicco nel panorama economico e politico internazionale. Nato 60 anni fa a Fort Smith, nei Territori del Nord-Ovest, vanta un curriculum di alto profilo: ex dirigente di Goldman Sachs, governatore della Banca Centrale del Canada (2008–2013), governatore della Banca d’Inghilterra (2013–2020), primo non britannico nella storia a ricoprire il ruolo, presidente del Financial Stability Board, succedendo a Mario Draghi

È considerato l'artefice della solida risposta economica del Canada alla crisi finanziaria del 2008, grazie a tagli tempestivi dei tassi d’interesse e una comunicazione trasparente con il sistema bancario e i cittadini. Le sue politiche sono state in seguito adottate anche dalla Federal Reserve statunitense.

Una leadership economica con radici internazionali

Carney possiede cittadinanza canadese, irlandese e britannica, ma ha dichiarato che rinuncerà a quella britannica per dedicarsi completamente al ruolo di premier. I suoi legami familiari con l’Irlanda e la sua carriera internazionale lo rendono una figura atipica nel panorama politico canadese, ma proprio questa esperienza globale viene vista come un punto di forza in un contesto geopolitico sempre più complesso.

Il ritorno dei liberali e la sconfitta dei conservatori di Poilievre

Il Partito Liberale ha ottenuto il quarto mandato consecutivo, nonostante le previsioni iniziali sfavorevoli. I conservatori guidati da Pierre Poilievre, sostenuto da Donald Trump, Elon Musk e dal movimento MAGA, puntavano a capitalizzare il malcontento per l’inflazione e le politiche migratorie del governo Trudeau. Tuttavia, la strategia aggressiva degli Stati Uniti ha rafforzato il nazionalismo canadese, spingendo l’elettorato verso una figura rassicurante e credibile come Carney.

Manca il risultato definitivo

 Il conteggio dei voti è stato sospeso da Élections Canada, l'organismo indipendente responsabile dello scrutinio, a causa dell’estrema incertezza in alcune circoscrizioni chiave. Al momento della sospensione, il Partito Liberale di Mark Carney era in vantaggio con 168 seggi, solo quattro in meno rispetto alla soglia di 172 necessaria per ottenere una maggioranza assoluta alla Camera dei Comuni. Se il risultato finale confermasse un mandato di minoranza, i liberali saranno costretti a formare coalizioni con altri partiti per mantenere il potere. L’esito finale resta ancora aperto, ma secondo gli ultimi sondaggi, Mark Carney è in una posizione favorevole per guidare il prossimo governo, anche in caso di alleanze.