Un camion contro una fermata del bus a Tel Aviv: un morto e oltre 40 feriti. "E' un attentato"
L'uomo alla guida del mezzo è stato ucciso. Il fatto è avvenuto nei pressi del luogo sede del Mossad, il servizio segreto israeliano. Domani riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu dopo l'attacco israeliano all'Iran

Una persona è morta e oltre 40 sono rimaste ferite, di cui dieci in gravi condizioni, dopo essere state investite da un camion alla fermata dell'autobus a Nord di Tel Aviv, il camionista è stato ucciso da civili armati. Secondo le prime indicazioni degli investigatori si tratterebbe di un attentato. Il tir ha colpito all'incrocio di Glilot, nei pressi di Herzliya, zona dove si trova il quartier generale del Mossad e diverse unità di intelligence dell'Idf, tra cui l'unità di intelligence 8200. Il portavoce del servizio di ambulanze Magen David Adom, Zachi Heller ha riferito che diverse persone sono ancora intrappolate sotto il camion che ha colpito la fermata del bus ribaltandosi. Il portavoce della polizia Aryeh Doron ha detto che "il camion si è diretto verso un gruppo di persone vicino all'incrocio Gillot. Ci sono decine di feriti nell'incidente con diversi tipi di lesioni". Ha aggiunto che "l'autista è stato neutralizzato, ma è troppo presto per parlare della sua identità". Ma per i familiari non si è trattato di un attentato: l'uomo alla guida del mezzo, Rami Nathur di Kalanswa, soffriva di cuore. "Questo non è un attacco, Rami soffre di malattie e ha perso il controllo a causa di un malore", hanno dichiarato.
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Gallant: per liberare gli ostaggi dolorose concessioni
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che sono necessarie "dolorose concessioni" per garantire il rilascio degli ostaggi a Gaza, affermando che le sole operazioni militari non possono raggiungere gli obiettivi di guerra. "Non tutti gli obiettivi possono essere raggiunti solo attraverso le operazioni militari. Per realizzare il nostro dovere morale di riportare a casa i nostri ostaggi, dovremo fare dolorose concessioni", ha affermato Gallant in un discorso in occasione dell'anniversario del calendario ebraico dell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.
Raid Israele sull'Iran, Consiglio Sicurezza si riunisce domani
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunirà domani, su richiesta dell'Iran, per discutere dei raid israeliani contro Teheran. Lo scrive Al Jazeera. L'Iran ha accusato Israele di aver violato il diritto internazionale e la propria sovranità e integrità territoriale con gli attacchi missilistici diretti contro l'Iran, ammessi dallo stato ebraico. L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, ha descritto la richiesta dell'Iran di convocare il Consiglio di Sicurezza come "un ulteriore tentativo di danneggiarci, questa volta nell'arena politica", respingendo l'accusa iraniana secondo cui Israele avrebbe violato il diritto internazionale.
Iran, "evidente" la complicità degli Usa nelle azioni israeliane
"Gli Stati Uniti hanno collaborato con il regime sionista nei recenti attacchi contro l'Iran, fornendo al regime un corridoio spaziale e dotandolo di sistemi di difesa. Pertanto, l'Iran ritiene che la complicità degli Stati Uniti nelle mosse israeliane nella regione sia del tutto evidente", ha dichiarato domenica il Ministro degli Esteri Abbas Araghchi. "Israele non ha potere nella regione senza l'aiuto degli Stati Uniti, e gli americani sono certamente coinvolti in tutte le aggressioni del regime a Gaza, in Libano e in altri paesi", ha aggiunto Araghchi, citato dall'Irna, sottolineando inoltre che "anche tramite il suo supporto politico, gli Stati Uniti non hanno permesso che alcuna dichiarazione venisse emessa contro Israele in nessun organismo internazionale".
Libano, 6 morti per attacchi israeliani nel sud
Secondo l'agenzia nazionale libanese Nna, i raid israeliani nel sud del Libano la sera di sabato hanno causato la morte di almeno sei persone e il ferimento di un'altra nella città di Jdeideh Marjayoun. Gli attacchi israeliani a Beirut nella notte hanno colpito i quartieri di Burj al-Barajneh, Haret Hreik e al-Hadath nella zona di Dahiyeh, aggiunge Nna.
Ambasciatore iraniano all'ONU a Guterres: "Condanni l'attacco"
L'ambasciatore iraniano all'ONU Saeed Iravani, in lettere al capo dell'ONU Antonio Guterres e alla presidenza del Consiglio di sicurezza di sabato sera, ha chiesto all'organismo internazionale di rilasciare un comunicato stampa risoluto che condanni `inequivocabilmente' l'attacco del gruppo separatista Jaish al-Adl a Taftan, nella provincia sud-orientale del Sistan-Baluchistan, sabato, che ha causato l'uccisione di dieci poliziotti di frontiera. "L'Iran deplora l'atroce atto di terrorismo nei termini più forti e riafferma la sua determinazione a portare i responsabili davanti alla giustizia, assicurando che affrontino la piena responsabilità per i loro crimini", ha aggiunto, citato da IRNA.
Idf, attaccata ex scuola Salah al Din a Gaza city
Sotto la direzione dell'Idf e dell'intelligence, l'aeronautica israeliana ha condotto "un attacco preciso sui terroristi che stavano operando all'interno di un centro di comando e controllo che era incorporato in un complesso che in precedenza fungeva da scuola Salah al-Din a Gaza City". Lo ha annunciato l'Idf in un post su Telegram. "Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi di Hamas per pianificare ed eseguire attacchi terroristici contro le truppe dell'Idf e lo Stato di Israele", dice l'Idf."Prima dell'attacco, sono state adottate numerose misure per mitigare il rischio di coinvolgere civili".
Poco prima, riferisce l'Idf, sirene di allarme erano risuonate nel nord di Israele, a Misgav Am, Kiryat Shmona e Kidmat Tsvi. Alle 23 circa, ora locale, circa 190 proiettili sparati da Hezbollah hanno attraversato il Libano per arrivare in Israele. Secondo l'Idf, la presenza di terroristi nell'ex scuola di Gaza City "è un ulteriore esempio dell'abuso sistematico delle infrastrutture civili da parte dell'organizzazione terroristica Hamas, in violazione del diritto internazionale. L'Idf continuerà a operare contro Hamas in difesa dei cittadini di Israele".