La nebbia è impenetrabile, il Boeing 777 parcheggia grazie all’uomo
Anche con l’autopilota avanzato, il Boeing 777 si affida al personale di terra per muoversi in sicurezza una volta toccata la pista
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Anche l’avanzatissimo Boeing 777, in grado di atterrare autonomamente grazie alla tecnologia, ha bisogno dell’intervento umano una volta toccato il suolo: a guidarlo verso la sua posizione finale sono infatti i segnalatori a terra, che con gesti codificati e precisi indirizzano il grande jet nei minuti cruciali post-atterraggio. “Senza di loro, persino il più sofisticato dei jet resterebbe intrappolato in un mare di nebbia”, recita una frase emblematica che sottolinea l’importanza irrinunciabile della componente umana anche nell’aviazione del futuro. È un equilibrio perfetto tra automazione e presenza fisica, dove i sensori e i sistemi elettronici si fermano esattamente nel punto in cui serve l’occhio e la mano dell’uomo.
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