Attentato a Mosca: morto il capo del gruppo ArBat del Donbass. Trump svela colloqui con il Cremlino: "Vanno piuttosto bene"
Il capo del corpo armato che combatte nel Kursk sarebbe deceduto dopo il ricovero in ospedale. Nella deflagrazione morta anche una guardia del corpo, cinque i feriti. Il tycoon: "Abbiamo in programma incontri e colloqui con varie parti, comprese Ucraina e Russia"

Un ordigno è esploso in un complesso residenziale di 29 piani di Mosca chiamato "Le vele scarlatte". Non è un ordinario caso criminalità comune, ma secondo quanto si apprende si tratta di un attentato nei confronti di Armen Sarkisjan, il fondatore del battaglione ArBat che combatte nel Kursk: l'uomo è morto a seguito della deflagrazione. Un luogo inavvicinabile dove però la bomba ha tuonato: il 46enne ha perso una gamba ed è stato ricoverato in stato di coma in un ospedale di Mosca, ma non ce l'ha fatta. Nella deflagrazione è morta anche una guardia del corpo e altri cinque sono rimasti feriti. Per l’ex consigliere putiniano Sergej Markov l'attentato reca con sé un messaggio preciso: "Gli attentati ucraini si avvicinano sempre di più all’élite russa".
La dinamica dell'attentato
Stando alle prime ricostruzioni, l'ordigno sarebbe stato collocato in un divanetto nell'atrio del complesso blindato. L'esplosione, comandata a distanza, è avvenuta quando Sarkisjan insieme alla sua scorta stavano uscendo dall'ascensore. La Tass in un primo momento ha affermato che "Sarkisyan è in terapia intensiva e verrà operato''. Poi le agenzie russe hanno battuto la notizia della morte.
Sull'esplosione è stata aperta un'indagine coordinata dalla procura di Mosca e le forze dell'ordine russe sospettano in un complotto per eliminare il capo dell'ArBat, ha riferito la Tass, citando le autorità. I Servizi segreti russi "stanno facendo il loro lavoro, un lavoro molto difficile" sul luogo dell'esplosione, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, nel corso di una conferenza stampa, spiegando che ''per noi è impossibile commentare ora'' e che è necessario che ''la dinamica venga chiarita''.
L'agenzia Ria Novosti spiega che dal 2015 Sarkisyan era inserito nel database del sito web ucraino "Peacemaker" ed è stato dichiarato ricercato in Ucraina. L'uomo era anche capo della Federazione pugilistica della Repubblica Popolare di Donetsk.
Trump: "Colloqui con Mosca e Kiev stanno andando piuttosto bene"
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato che i colloqui con l'Ucraina e la Russia stanno andando "piuttosto bene", mentre continua a spingere per mettere fine alla guerra. "Stiamo trattando con l'Ucraina e la Russia. Abbiamo in programma incontri e colloqui con varie parti, comprese Ucraina e Russia. E credo che queste discussioni stiano andando piuttosto bene", ha detto.
Per tutta risposta, il premier ucraino, Volodimir Zelensky, gli manda a dire che "è pericoloso parlare di pace con la Russia senza coinvolgere Kiev". I toni si sono alzati dopo che Keith Kellogg — l’uomo incaricato da Trump di negoziare ma che non ha ancora messo piede a Kiev — ha detto chiaro e tondo che "la maggior parte delle democrazie tiene elezioni durante le guerre". Ha invitato a "indire elezioni in Ucraina" per celebrare "la bellezza di una democrazia forte" con "più di un candidato possibile". E a farlo "entro l’anno", "soprattutto se ci sarà un cessate il fuoco".
Starmer incita l'Ue: "Raddoppiare le pressioni su Mosca"
Il premier britannico, Keir Starmer, chiederà ai membri dell'Unione Europea di raddoppiare le pressioni sul presidente russo Vladimir Putin, approfittando delle “difficoltà” che sta affrontando l'economia di Mosca, durante la riunione informale del Consiglio europeo che si tiene oggi a Bruxelles. “L'Europa deve raddoppiare gli sforzi per schiacciare la macchina da guerra di Putin mentre l'economia russa mostra segni di indebolimento”, si legge in una dichiarazione rilasciata dall'ufficio del primo ministro.
Il Cremlino: "Gb vuole prolungare conflitto ma Kiev in difficoltà sul campo"
''Il Regno Unito vuole prolungare il conflitto'' in corso dal 24 febbraio del 2022 in Ucraina, ma ''sul campo di battaglia la situazione non è a favore di Kiev''. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov nel corso di una conferenza stampa, commentando l'appello del primo ministro britannico Keir Starmer ai leader della Ue affinché inaspriscano le sanzioni contro la Russia. "Gli inglesi continuano a sostenere l'idea che l'Ucraina dovrebbe continuare a combattere fino all'ultimo ucraino che resta in piedi. Tuttavia, guardando la realtà sul campo è chiaro che la situazione non è a favore di Kiev. Anche molti funzionari ed esperti occidentali lo ammettono", ha osservato il portavoce del presidente russo Vladimir Putin.