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Attacco israeliano in vista, l'Iran fa evacuare le sue basi in Siria e minaccia: "Risposta feroce a minima aggressione"

L'appello di Raisi: "I Paesi della regione contino su di noi". Il segretario dell'Onu Guterres chiede al ministro degli Esteri iraniano una de-escalation "urgente"

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Teheran: un murale del leader supremo Ali Khamenei
Teheran: un murale del leader supremo Ali Khamenei (Foto Ansa)

L'Iran ha completamente evacuato alcune sue basi in Siria, mentre altre lo sono solo di notte, quando Teheran teme che sia più probabile che abbia luogo un attacco israeliano. Lo sostiene il Wall Street Journal che cita delle fonti. Secondo Wsj, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica ha adottato "misure di emergenza" per le sue strutture in tutta la Siria. Le fonti hanno detto che solo alcuni membri sono rimasti a guardia degli arsenali di armi, mentre la maggior parte è stata evacuata.

Iran minaccia ancora: "Risposta feroce a minima aggressione"

L'Iran minaccia di reagire con una risposta "potente e feroce" al minimo atto di aggressione sul suolo iraniano. A dichiararlo, mentre si susseguono le notizie sui tempi e la portata di una potenziale rappresaglia israeliana, è stato il presidente iraniano Ebrahim Raisi intervenendo durante la parata annuale dell'esercito. L'evento, diversamente dagli scorsi anni, non è stato trasmesso in diretta dalla tv di Stato e inoltre si è svolto in una caserma a nord della capitale, e non nella sua sede abituale, alla periferia meridionale della città.

"Pronti a colpire i nemici con i jet supersonici russi"

"Consigliamo ai nemici di non commettere alcun errore strategico perché l'Iran è pronto a colpirli, soprattutto con i caccia Sukhoi-24, i bombardieri tattici supersonici russi". Lo ha dichiarato il comandante delle forze aeree iraniane, Hamid Vahedi. Oltre ai Sukhoi-24, la flotta aerea di Teheran è dotata di caccia più avanzati ed è "pronta a sferrare un tale colpo ai nemici, che non saranno in grado di compensare", ha aggiunto Vahedi.

Appello di Raisi, i Paesi della regione contino su di noi

"Gli Stati della regione, invece di avere legami con Israele, dovrebbero fare affidamento sulle proprie risorse e sulle forze musulmane". E' l'appello lanciato dal presidente iraniano, Ebrahim Raisi, durante un discorso in occasione della Giornata delle Forze Armate che si celebra nella Repubblica islamica, come riporta Irna. "Non c'è nemmeno bisogno della presenza di forze straniere nella regione, perché le potenti forze armate iraniane possono portare potenza, pace e sicurezza nella regione".

Usa: 'La risposta di Israele sarà un attacco limitato"

La risposta di Israele a Teheran includerà "un attacco limitato" sul territorio iraniano. Lo ha detto un funzionario dell'amministrazione Biden alla Cbs - ripresa dai media israeliani - secondo cui queste sono le aspettative da parte americana. Intanto il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan ha annunciato nuove sanzioni contro l'Iran: "In seguito all'attacco aereo senza precedenti dell'Iran contro Israele, il presidente Biden si sta coordinando con gli alleati e i partner, compreso il G7, e con i leader bipartisan del Congresso, per una risposta globale".

Usa annunciano nuove sanzioni contro l’Iran

"Nei prossimi giorni, gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni contro l'Iran, il suo programma di missili e droni, nonché nuove sanzioni contro le entità che sostengono il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) e il Ministero della Difesa iraniano. Prevediamo che i nostri alleati e partner seguiranno presto con le loro sanzioni".

Il Papa, liberare i prigionieri di guerra, basta torture

Pensiamo alla Terra Santa, Palestina, Israele. Pensiamo all'Ucraina, alla martoriata Ucraina. Pensiamo ai prigionieri di guerra: che il Signore muova la volontà per liberarli tutti". Così il Papa al termine dell'udienza generale. "E parlando dei prigionieri, mi vengono in mente coloro che sono torturati: la tortura dei prigionieri è una cosa bruttissima, non è umana. Pensiamo alle tante torture che feriscono la dignità della persona e ai tanti torturati. Il Signore aiuti tutti e benedica tutti", ha aggiuntoggior parte è stata evacuata.

La risposta di Israele a Teheran

Israele deciderà se e come rispondere all'attacco dell'Iran. Gli Stati Uniti, però, non vogliono un'escalation nella regione, il messaggio che Washington ha inviato intanto al governo del premier Benjamin Netanyahu. A recapitarlo è stato il segretario di Stato Antony Blinken. Il numero 1 della diplomazia americana ha parlato con Benny Gantz, ministro del Gabinetto di guerra israeliano, e ha "messo in chiaro che non vogliamo vedere un'escalation nella regione". Blinken, come ha chiarito in ogni caso il Dipartimento di Stato, ha comunque sottolineato che quella dell'eventuale risposta all'Iran è una decisione deve prendere come stato sovrano. Israele, in tal senso, non ha passato nessuna informazione a riguardo agli Usa.

L'Iran non può pensare di uscire "indenne”

Israele, d'altra parte, ha come obiettivo quello di costringere l'Iran ad una snervante attesa. L'orientamento è stato confermato dal gabinetto di guerra, che è tornato a riunirsi. "Lasciamo che si preoccupino", hanno detto le fonti interpellate dal Times of Israel, riferendosi agli iraniani, aggiungendo che la risposta di Israele potrà essere "all'interno o all'esterno dell'Iran". Israele potrebbe quindi colpire il territorio di Teheran o prendere di mira un partner della repubblica islamica. L'Iran non può pensare di uscire "indenne" dalla situazione, dice Daniel Hagari, portavoce delle forze di difesa israeliane, alla base militare di Julis, dove ai media viene mostrato ciò che resta di un missile balistico iraniano.

Segretario Onu chiede "de-escalation urgente"

Il Segretario generale dell'Onu António Guterres ha chiesto al ministro degli Esteri iraniano Hosein Amirabdolahian una de-escalation "urgente" della situazione, durante un colloquio telefonico di cui il capo della diplomazia di Teheran aveva anticipato i contenuti su X. "Il Segretario generale ha ribadito al ministro degli Esteri i punti che aveva espresso nelle sue osservazioni al Consiglio di sicurezza in merito alla serie di attacchi iraniani contro obiettivi militari israeliani e agli attacchi contro gli edifici diplomatici iraniani a Damasco. Guterres ha chiesto una de-escalation urgente della situazione e di porre l'attenzione sul portare la pace in Medio Oriente", ha detto il portavoce di Guterres Stephane Dujarric durante un briefing con la stampa. Amirabdolahian aveva precedentemente riferito su X della telefonata, dicendo di aver sottolineato con Guterres il fatto che l'attacco a Israele di sabato scorso era stato condotto in conformità con la Carta delle Nazioni Unite e come risposta "legittima" al bombardamento del consolato iraniano a Damasco, in Siria.

Gaza, raid di Israele su un campo profughi: almeno 11 morti

Undici persone sono state uccise e numerose ferite, la maggior parte delle quali bambini, in un raid israeliano sul campo profughi di al-Maghazi. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Fonti locali hanno riferito che una serie di attacchi aerei israeliani hanno preso di mira le strutture abitative del campo profughi.

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