Assalto alla festa degli adolescenti: i dieci armati di coltelli e mannaie provenivano da una banlieu. Francia sotto shock
Il fatto è avvenuto tre giorni fa a Crepol, nel Sud della Francia. Un 16enne è morto e venti sono rimasti feriti. In un primo momento si era parlato di una rissa finita male, ma ora sembra essere una spedizione punitiva "verso i bianchi"

La Francia è ancora sotto shock dopo che un gruppo di giovani armati di coltelli e mannaie, almeno 10, avrebbe atteso la fine di una festa per aggredire i partecipanti. Il risultato è stato di un morto, un 16enne di nome Thomas, e venti feriti, due dei quali portati al pronto soccorso dell'ospedale di Valence in gravi condizioni. Il fatto, accaduto a Crepol, nel Sud-Est della Francia, risale alla notte tra il 18 e il 19 novembre e, in un primo momento, la polizia l'aveva bollata come un rissa finita male. Ma così non era. Stando a numerose testimonianze, infatti, almeno una decina di ragazzi avrebbero cercato di pentetrare nel luogo dove si teneva un festival locale e, non riuscendoci, avrebbeero aspettato la fine. Quindi l'assalto a chi gli capitava sotto mano, con il drammatico epilogo.
L'assalto dei dieci armati di coltelli e mannaie
Secondo il sindaco del paese Martine Lagut, la festa era un "ballo molto semplice" organizzato per i ragazzi di 16 e 17 anni provenienti dai dintorni. I testimoni sostengono che gli assalitori provenisser dalla banlieu - la periferia - di una città vicina. Pista che la polizia sta seguendo nelle sue indagini dourante le quali ha scoperto anche che i dieci avrebbero noleggiato due furgoni per potersi recare a Crepol, cosa che fa presumere la premeditazione. E non è tutto perché diverse perone presenti, come riferisce l'emittente radiofonica France Bleu Drôme Ardèche, avrebbero sentito che uno di loro avrebbe urlato "uccididamo i bianchi".
Il fatto ha scosso la Francia e sollevato ovvie polemiche politiche, in riferimento ai disagi e alle difficoltà di integrazione che ancora attanagliano le periferie delle città francesi, popolate i ìn buona parte da figli e nipoti di immigrati, francesi di seconda e terza generazione. "Ormai il razzismo anti-bianchi arriva anche nelle nostre campagne – scrive Marion Marechal, esponente del partito Reconquête -. A Crépol, due testimoni raccontano che i barbari volevano “accoltellare dei bianchi”. Siamo alla caccia ai Gaulois (termine che vuole indicare i francesi di origine, ndr)".